Un altro caso scuote gli Stati Uniti e mette in imbarazzo la polizia americana. La vittima stavolta è Karen Garner, 73enne affetta da demenza senile che lo scorso giugno era stata arrestata dalla polizia di Loveland, in Colorado, per resistenza a pubblico ufficiale e furto di una merendina e di una maglietta per un valore totale di 13 dollari. Nelle ultime ore il suo avvocato ha diffuso un video, registrato da una telecamera del distretto di polizia, che mostra come i tre agenti, tra i quali una donna, ridono e scherzano guardando le immagini dell'arresto registrate dalle body cam.

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Nel video si sente in particolare uno dei poliziotti che invita gli altri a sentire il "pop" che fa la spalla dell'anziana, dislocata da uno degli agenti che l'hanno immobilizzata. Le accuse sono state poi ritirate, mentre invece è stata avviata un'inchiesta indipendente per uso eccessivo della forza a seguito di una denuncia dei legali della donna alle autorità federali.

Secondo i legali, gli agenti - che nel video si complimentano tra loro per la «buona idea» di ammanettare la donna alla panca della cella - hanno aspettato sei ore prima di chiamare un medico per le ferite riportate durante l'arresto. Nel video poi gli agenti riconoscono che la donna aveva problemi di demenza senile, ma sono intervenuti lo stesso per fermare la donna che, lasciato il negozio dopo aver restituito gli oggetti rubati, mentre stava tornando a casa. L'hanno immobilizzata a terra ed ammanettata ai polsi ed alle caviglie. «Le usciva sangue dal naso, da tagli sulla fronte e sul polso», hanno scritto gli avvocati sul ricorso affermando che la donna continuava a piangere dicendo che voleva solo «tornare a casa». Il dipartimento di polizia di Loveland ha detto che il poliziotto responsabile dell'arresto è stato sospeso dal servizio.