Aggressioni sessuali, violenze vere e proprie, molestie, comportamenti scorretti. Lo denunciano le hostess di Air France, la compagnia di bandiera francese, in una inchiesta...
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Per esempio Nathalie molestata da un copilota ma di nuovo rimessa nei turni per lunghe tratte con lui. Ma è anche il caso di Justine che si è dovuta difendere da un cliente che non teneva le mani a posto. Cloè oggetto di attenzioni morbose da parte di uno stewart l'anno scorso. Naturalmente l'elenco delle hostess che hanno rotto il muro di silenzio è lungo. Nadia, Joanna, Janine, Stephanie, Sophie. Il quadro che emerge dalla inchiesta che ha come sfondo l'Air France è articolata, piena di dettagli, circoscritta e soprattutto generalizzata.
Secondo i giornali francesi alla base di questo immobilismo da parte della azienda vi sarebbe la categoria dei piloti che viene definita una categoria intoccabile. Naturalmente i sindacati sono stati coinvolti e hanno iniziato a loro volta a prendere in carico il caso grave e imbarazzante, facendo affiorare le responsabilità che hanno i vertici sulla sicurezza che andrebbe garantita alle hostelss.
Mediapart ha ascoltato la versione di Air France, una realtà che impiega 45 mila dipendenti con una grandissima varietà di carriere e di mansioni al proprio interno. «Consapevole di questo problema, la società ha preso molto seriamente l'argomento da molti anni, sviluppando un approccio che poggia su diversi punti: prevenzione e sensibilizzazione, feedback delle informazioni e supporto alle vittime, attuare misure disciplinari in caso di atti riprovevoli». ,
Nel 2008 è stata firmata la Carta per la prevenzione delle molestie sul lavoro ed è stato dato il via alla campagna: «Abbiate il coraggio di dirlo» e «Stop al sessismo».
Air France ha anche affermato che sono in atto misure disciplinari e diverse sanzioni di tipo amministrativo fino arrivare al licenziamento. In alcuni casi la compagnia aerea si è costituita parte civile accanto alle vittime delle molestie.
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Il Mattino