Ritrovati nel Mar di Giava dei resti del volo AirAsia QZ 8501 scomparso dai radar domenica scorsa. Dei resti somiglianti ad una porta d'aereo ed uno scivolo d'emergenza...
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Intanto sale a 40 il numero di corpi dei passeggeri ritrovati. «La nave da guerra Bung Tomo ha ripescato 40 cadaveri», ha fatto sapere un portavoce della Marina indonesiana.
Le ricerche sono state sospese in mattinata a causa del maltempo le ricerche del volo AirAsia QZ8501 scomparso dai radar domenica scorsa.
In precedenza erano state smentite le notizie secondo le quali sarebbe stata localizzata la fusoliera dell'aereo. «Non abbiamo trovato il corpo principale del velivolo», ha dichiarato il responsabile dell'Agenzia nazionale di ricerca e di soccorso indonesiana, Bambang Sulistyo.
Erano 162 i passeggeri a bordo del volo scomparso. Tra i cadaveri ritrovati ci sarebbe quello di un'assistente di volo della compagnia aerea. Secondo quanto riferisce la Bbc, i primi due cadaveri sono già stati trasferiti nella città di Surabaya.
Gli inquirenti stanno ancora cercando di capire le cause dell'incidente aereo. Corpi e detriti sono stati avvistati ieri vicino alle coste del Borneo. Il mare ha restituito anche una bombola di ossigeno dell'aereo e una valigia blu di plastica, totalmente integra. Si cerca ancora la scatola nera dell'aereo, che sarà fondamentale per capire cosa è successo. Il recupero dei corpi è stato reso difficile dal vento e dalle onde alte, ha fatto sapere il direttore delle operazioni SB Supriyadi.
I parenti dei passeggeri intanto aspettano notizie nel centro di crisi aperto all'aeroporto internazionale di Juanda: all'annuncio del ritrovamento di alcuni corpi, tre persone si sono sentite male e sono state soccorse dai medici. A bordo dell'aereo c'erano 162 persone. «E' un momento molto difficile per noi - ha fatto sapere l'AirAsia - la priorità è il benessere delle famiglie dei passeggeri». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino