La bimba indiana gioca sotto la pioggia: come questa foto ha cambiato la sua vita

La foto scattata da Alex Masi
ROMA - Una fotografia può colpire, affascinare, diventare il simbolo di un'epoca, ma in alcuni casi può cambiare la vita delle persone. E' quello che è successo a...

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ROMA - Una fotografia può colpire, affascinare, diventare il simbolo di un'epoca, ma in alcuni casi può cambiare la vita delle persone. E' quello che è successo a Poonam, una bambina indiana, diventata il soggetto di un'immagine scattata dal fotoreporter italiano Alex Masi.


La fotografia risale al 2009 e ritrae la piccola, allora di sette anni, in una baraccopoli nella città di Bhopal mentre gioca sotto la pioggia. Alex non lo sapeva ancora, ma quella foto avrebbe cambiato la vita di entrambi. Il fotoreporter era nel villaggio per documentare le condizioni dei bambini. I più piccoli potevano ammalarsi a causa della contaminazione delle acque potabili dagli scarti industriali prodotti dallo stabilimento della Union Carbide India Limited, società legata alla multinazionale statunitense Union Carbide, specializzata nella produzione di fitofarmaci, l'industria responsabile di uno dei peggiori disastri chimici della storia.



"Il 25 agosto 2009, durante una delle mie visite nella zona, la pioggia cominciò a cadere dal cielo. Poonam, sorella di uno dei bambini malati, si stava rinfrescando davanti casa: in quel momento, iniziai subito a scattare", racconta Alex.

La bambina era considerata dagli abitanti del villaggio portatrice di sfortuna perché aveva sei dita al piede sinistro e dopo la sua nascita il padre aveva perso il lavoro. In quell'immagine però è felice, guarda al cielo e si sente libera.



Nel 2011, la foto di Poonam si è aggiudicata il premio Photographers Giving Back Award, e Alex ha ricevuto da un'associazione svedese una donazione di 5mila dollari che ha utilizzato per trasformare la vita di Poonam e della sua famiglia.

"Con il nostro intervento, ora hanno una nuova casa di mattoni, un bagno, un carretto che il padre Suresh usa per vendere verdura – guadagnando molto più che con lavori saltuari nel settore edile", racconta il fotoreporter. Non solo, Masi ha anche deciso di istituire un fondo destinato a finanziare gli studi della ragazzina, ora 13enne, e ad aiutarla a crearsi una posizione in India.


Il progetto si chiama "A better tomorrow: Poonam's tale of hope in Bhopal". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino