Come ogni anno ormai da un po’ di tempo a questa parte, estate fa rima con alga tossica. Dopo le notizie poco confortanti dei giorni scorsi relativi ad altre province, ora...
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Episodi di vomito e tosse, è psicosi alga tossica: «Ma non ci sono prove»
Alga tossica anche nel Salento: tre località sotto la lente di Arpa Puglia
I sintomi di una possibile intossicazione sono rinite, faringite, laringite, bronchite, febbre, congiuntivite, dermatite, nausea, vomito. La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga. Questo giustifica i sintomi anche in soggetti che non praticano attività acquatiche, per questo motivo il rischio aumenta nei giorni di vento e mare mosso. Sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per eliminare o attenuare tali malesseri. Qualora i disturbi dovessero perdurare o aggravarsi, è opportuno consultare il medico curante o recarsi al presidio di guardia medica turistica o al più vicino pronto soccorso. L’Arpa controlla costantemente, da giugno a settembre, con frequenza quindicinale 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie. Riuscire ad evitarla in questo periodo è piuttosto complicato, non a caso le segnalazioni da parte di persone che hanno accusato i sintomi tipici quali riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti, sono aumentate negli ultimi giorni. Proprio l’altro ieri segnalazioni erano giunte dalla costa ostunese. Pare che due bambini fossero stati portati dai genitori in ospedale con vomito e tosse incessante. Ci sono state anche alcune richieste di intervento alle autorità di competenza, tra cui la Capitaneria di porto. S
intomi diffusi in diversi casi, e che avrebbero maggiormente coinvolto minori, come denunciato anche dal padre di due bambini. L’intossicazione in territorio di Ostuni era stata segnalata a Camerini, a poca distanza da Villanova. «Alle 9 del mattino – aveva raccontato il padre dei bambini - siamo giunti io, mia moglie ed i miei due bambini (8 mesi la bambina e 4 anni il maschietto) a pochi metri dalla riva. Dopo un paio d’ore e dopo aver fatto un breve bagno mio figlio ha iniziato ad aver sintomi di intossicazione (vomito, tosse incessante, naso colante, congiuntivite e malessere generale)». Il timore che qualcosa non andasse è aumentato quando anche la piccola di 8 mesi ha avuto sintomi uguali a quelli del fratellino. I piccoli hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Perrino di Brindisi che hanno somministrato flebo di cortisone ed antistaminici. E sul cartellino d’uscita i medici, come diagnosi, hanno appunto scritto probabile alga tossica». A Fasano, comunque, nonostante la forte presenza rilevata dall’Arpa non si segnalano al momento casi di intossicazione né segnalazioni alle autorità preposte. Ma, comunque, dall’azienda sanitaria brindisina arriva comunque il consiglio di prestare attenzione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino