La Procura distrettuale di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone, possibili fiancheggiatori della Jihad, con l'ipotesi di reato di associazione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una notizia che sembra costituire un primo riscontro all'allerta sul terrorismo islamico. L'indagine è condotta dai Carabinieri del Ros e sarebbe legata, secondo quanto trapelato finora, alla vicenda di Ismar Mesinovic, il bosniaco residente nel bellunese morto in Siria all'inizio dell'anno in combattimento dopo aver aderito alla «guerra santa». Tra i cinque non vi sono italiani.
L'attenzione degli investigatori si era infatti concentrata fin dall'inizio su soggetti dell'area balcanica, persone che avrebbero avuto a che fare con Mesinovic prima che sparisse dal Veneto nel dicembre 2013, portando con sè il figlioletto di due anni, del quale si sono perse le tracce. I cinque, secondo le indagini, avevano l'obiettivo di scovare aspiranti jihadisti da arruolare e inviare nei teatri di guerra, a cominciare dalla Siria. E proprio su dei siriani si sarebbe concentrata l’attenzione dei Pm di Milano, che hanno indagato alcuni di loro per terrorismo.
CONTINUA A LEGGERE SUL MESSAGGERO IN EDICOLA O SUL MESSAGGERO DIGITAL Leggi l'articolo completo su
Il Mattino