Almaviva Contact «consapevole della complessità della situazione, accoglie oggi con responsabilità l'appello del Governo a sospendere le misure finora...
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La società precisa ci aver «preso atto che la consultazione tra i lavoratori della sede di Milano ha respinto l'ipotesi di accordo sottoscritta nei giorni scorsi dalla maggioranza delle rappresentanze sindacali aziendali, diretta a fronteggiare la definitiva cessazione di un rilevante contratto da tempo gestito nel sito milanese». Il mancato rinnovo del contratto «da parte del cliente - spiega Almavviva - peraltro contrariamente ad una consolidata prassi di rinnovo basata sul confronto competitivo, ha determinato per Milano una riduzione pari al 25% delle attività, generando una condizione di esubero del personale e di non equilibrio del centro produttivo. Una condizione che, in assenza di una nuova gara per l'assegnazione delle stesse attività da parte del committente, ha eluso l'applicazione delle clausole sociali a salvaguardia dell'occupazione, previste dalla legge. A fronte di tale situazione, Almaviva Contact ha attivato per tempo un confronto responsabile e trasparente con le Rappresentanze Sindacali Aziendali, al fine di identificare un accordo fondato su soluzioni possibili e percorso condiviso».
Dopo oltre due mesi di colloqui, puntualizza Almaviva, «l'ipotesi di intesa sottoscritta con la maggioranza delle Rsu della sede milanese, aveva previsto una serie di misure volte al recupero di efficienze e produttività del centro, senza alcuna iniziativa relativa al costo del lavoro, accompagnate dal ricorso ad un ammortizzatore sociale di breve periodo, diretto alla riconversione e formazione del solo personale in condizione di esubero.
Il Mattino