Amsterdam, le prostitute tornano dopo sei mesi di "disoccupazione": il quartiere a luci rosse si ripopola

Amsterdam, le prostitute tornano dopo sei mesi di "disoccupazione": il quartiere a luci rosse si ripopola
Dopo sei mesi di disoccupazione forzata, le prostitute di Amsterdam possono tornare a lavorare. Lo ha deciso il governo olandese che ha rallentato tutte le restrizioni contro il...

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Dopo sei mesi di disoccupazione forzata, le prostitute di Amsterdam possono tornare a lavorare. Lo ha deciso il governo olandese che ha rallentato tutte le restrizioni contro il Covid. Il celebre quartiere a luci rosse ricomincerà a popolarsi, anche se il business reale ripartirà quando il turismo ripartirà al 100% senza limiti.

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Per la prima volta dall'inizio di dicembre le sex workers sono tornate nelle loro cabine ma le nuove linee guida sono comunque rigide: le stanze in cui incontrano i clienti ora hanno linee guida Covid-19 ufficiali attaccate alle pareti che avvertono le persone di lavarsi le mani e indossare una mascherina se lo desiderano. «Sono estremamente felice che siamo di nuovo aperti dopo così tanto tempo senza lavoro - dice una prostituta che si è identificata come Kelly -. Per molte ragazze è una catastrofe, sicuramente perché la maggior parte di loro non ha ricevuto alcun sostegno dal governo e ha dovuto lavorare illegalmente». La prostituzione è legale nei Paesi Bassi, ma il governo a dicembre l'ha vietata insieme ad altre «professioni di contatto». Di conseguenza, molte sono state costrette a lavorare illegalmente, spesso in condizioni non sicure, hanno denunciato i sindacati delle prostitute.

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Il Mattino