ANCONA - Aveva la droga in casa, circa due etti di cocaina, è un piccolo pusher, ha sedici anni, è conosciuto nel giro delle discoteche. Era all'interno del...
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Potrebbe essere lui il ragazzo ripreso dai telefonini, la cui immagine ha fatto il giro sulle chat whattsapp degli adolescenti della zona. Compare in un video: ha il cappellino, una mascherina che gli copre il volto come quelle che si usano in ospedale, una felpa blu e sembra più alto degli altri ragazzi che stanno ballando in quel momento nella pista del Lanterna Azzurra, poco prima della tragedia. Si gira e sembra spargere nell'aria qualcosa con una bomboletta. Ecco, parte anche da questo video, la cui veridicità è al vaglio degli investigatori, la caccia al ragazzo che ha seminato il panico nella discoteca dove era atteso Sfera Ebbasta. Dunque, se lo scenario sarà confermato, si tratta di una pedina di piccolo cabotaggio nel traffico di sostanze stupefacenti, ma i carabinieri devono capire perché abbia seminato il panico, quando in questi casi chi si occupa di questo tipo di attività preferisce che nel locale tutto proceda senza attirare troppo l'attenzione.
La successione dei fatti che hanno portato al suo fermo però è chiara: i carabinieri raccolgono le testimonianze, qualcuno dice di aver riconosciuto il giovane ora sotto accusa. Gli investigatori vanno a casa sua, a Senigallia, fanno una perquisizione ma non trovano il gas urticante (o sostanze dagli effetti simili), bensì la cocaina. Il cerchio si chiude: fermano il ragazzo, informano la procura dei minori, e oggi quella che formalmente è un'indagine per droga potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto più importante.
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Il Mattino