ANCONA - La donna incontrata al parco per cani era diventata per lui un’ossessione. Prima una semplice conoscente, poi un’amica con cui scambiare quattro chiacchiere...
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E così, da amore impossibile avrebbe deciso di trasformare la donna in una vittima da colpire e intimidire. In maniera così forte da impedirle di vivere una vita serena e arrivare a minacciare anche la sua figlioletta: «La stupro e la sgozzo» le avrebbe detto un giorno al cellulare. E poi, pedinamenti, agguati e tormenti telefonici continui. È la storia di una vera e propria fissazione quella finita ieri mattina in tribunale. Il presunto stalker è un uomo di 41 anni, che nel 2011 ha già patteggiato a otto mesi di reclusione per molestie nei confronti di una 43enne.
La stessa che ieri si è presentata in tribunale come parte offesa in due duplici procedimenti che il giudice ha deciso di riunire, essendo il reato sempre uguale: stalking. Il processo, però, ha subito un’interruzione. Il 41enne, già noto al Sert per problemi di alcolismo e affetto da una patologia bordeline, deve essere sottoposto ad una perizia psichiatrica che valuterà il suo stato mentale e la capacità di stare a giudizio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino