Andrea Pucci riceve l'Ambrogino d'oro dopo le polemiche sulle battute omofobe: «Mi scuso, la sessualità è libera»

Due consiglieri del Pd, Monica Romano e Michele Albiani, hanno deciso di disertare la cerimonia in polemica con il premio al comico protagonista in passato, hanno spiegato, di battute omofobe e sessiste

Il comico Andrea Pucci ha ricevuto stamattina dalle mani del sindaco di Milano Giuseppe Sala l'Ambrogino d'oro, la massima onorificenza concessa dal Comune a chi ha dato...

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Il comico Andrea Pucci ha ricevuto stamattina dalle mani del sindaco di Milano Giuseppe Sala l'Ambrogino d'oro, la massima onorificenza concessa dal Comune a chi ha dato lustro alla città. Un nome che ha scatenato la polemica politica e le critiche dello stesso sindaco contro le scelte fatte dal Consiglio comunale. Due consiglieri del Pd, Monica Romano e Michele Albiani, hanno deciso di disertare la cerimonia in polemica con il premio al comico protagonista in passato, hanno spiegato, di battute omofobe e sessiste. «Prendo le distanze completamente da tutto ciò che mi è stato attribuito - ha spiegato il comico arrivando al Teatro Dal Verme - perché credo che la sessualità di ogni persona debba essere interpretata liberamente. Quindi se ho detto qualcosa involontariamente nei miei spettacoli, visto che faccio il comico, e posso avere offeso qualcuno, chiedo scusa».

Le critiche alla città di Milano

«La polemica rimane una polemica indipendentemente da quello che si vuole esprimere. Io l'accetto e vado a ritirare il mio premio, onorato della mia carriera e di quello che ho fatto» ha aggiunto. Infine Pucci ha criticato un po' la Milano di oggi che «secondo me non c'è più quella Milano dei milanesi. È una città che sta crescendo vertiginosamente e bisogna rimanere all'altezza, anche con l'amministrazione - ha concluso -. Se privi la gente della possibilità di visitare il centro, dando un'imposizione di 7,5 euro come Area C, la gente difficilmente va a visitare il nostro meraviglioso centro. È una cosa che soggettivamente non mi piace».

La standing ovation per Giulia Tramontano

Standing ovation e lunghi applausi. Così è stato accolto al Teatro Dal Verme di Milano il riconoscimento dell' Ambrogino d'oro alla memoria a Giulia Tramontano, la giovane uccisa il 27 maggio scorso dal fidanzato mentre era incinta del loro figlio. Sul palco a ritirare il premio dalle mani del sindaco Giuseppe Sala e della presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi sono stati il padre Franco la madre Loredana. «La sua giovanissima vita, piena di speranza e ambizioni, viene stroncata da una violenza efferata e ripugnante che uccide anche Thiago, il bambino che porta in grembo - si legge nelle motivazioni -. Conservare il suo ricordo, onorare la sua storia, raccontare la tragedia che ne ha spezzato i sogni sono il modo per rifiutare la violenza e i soprusi contro le donne, in ogni forma e manifestazione. Un monito per tutti e tutte a rinnovare l'impegno culturale e sociale nella prevenzione e a lavorare congiuntamente per il sostegno delle vittime. Perché non sia mai più troppo tardi».

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Il Mattino