L'angelo bianco veglia sul paese: «Misterioso e senza autore». E il sindaco lo fa ancorare al crocifisso

L'angelo bianco veglia sul paese: «Misterioso e senza autore». Il caso nel vicentino
Una figura umana enigmatica, un manichino bianco senza espressione veglia dall'alto da qualche giorno il paese di Arcugnano, nella frazione di Torri. Qualcuno lo ha posto in...

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Una figura umana enigmatica, un manichino bianco senza espressione veglia dall'alto da qualche giorno il paese di Arcugnano, nella frazione di Torri. Qualcuno lo ha posto in posizione seduta, su uno dei bracci ferrosi della grande croce che sovrasta la località vicentina.

 

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L'idea, come riportano i giornali locali tra cui Il Gazzettino, è di un performer, rimasto sino ad ora sconosciuto. Un'opera, ormai ribattezzata l'angelo bianco, che non passa inosservata, tanto più che tutto il popolo della Rete ha potuto conoscerne ogni particolare grazie all'opera con un drone realizzata dall'alto da CharliePix, al secolo Charles Hancock, per tutti Charlie.

 

 

Immagini singolari e suggestive che in breve tempo sono diventate virali. Al punto da essere notate anche dal Presidente del Veneto Luca Zaia che ha dimostrato di apprezzare questo personaggio (che si scorge anche molto lontano dalla pianura) che domina la Pedemontana dall'alto. «L'opera, al momento anonima - ha scritto il Governatore - ha destato curiosità nella popolazione, ed è stata interpretata come speranza e buon auspicio per l'uscita dalla pandemia». Nel frattempo il sindaco di Arcugnano Paolo Pellizzari avrebbe invitato l'ideatore dell'opera a farsi avanti e rivelarsi.

 

L'Angelo Bianco, il manichino comparso poche settimane fa nel braccio della croce che domina la frazione di Torri di Arcugnano, comune dell'hinterland di Vicenza, è stato 'ancorato' questa mattina alla croce stessa dagli uomini della Protezione civile, alla presenza del sindaco Paolo Pellizzari. «Abbiamo preferito procedere subito con questa operazione - afferma all'ANSA il primo cittadino di Arcugnano - per evitare che un possibile evento meteorologico, magari caratterizzato da raffiche di vento, possa staccarlo, facendolo volare via. Chi l'ha agganciato l'aveva fatto in maniera un pò provvisoria e per questo era barcollante».

 

L'operazione è stata svolta con l'utilizzo di una scala lunga, visto che il manichino è posto ad un altezza di circa 15 metri rispetto alla base della croce, che è invece posizione su un colle, in una zona impervia, non facile da raggiungere a piedi. «Per il nostro comune si tratta di una grande attrattiva - precisa Pellizzari - che può diventare anche un richiamo turistico, anche dopo che il video è stato condiviso dal presidente della Regione Luca Zaia. È uno dei video più cliccati in queste ore, forse mai il nome di Arcugnano ha girato così diffusamente nella rete».

 

È invece ancora sconosciuto colui che ha posizionato l'«Angelo Bianco» sulla sommità della croce. «Non abbiamo idea - spiega il sindaco - io stesso ho lanciato nei giorni scorsi un appello, ma nessuno ha risposto e anche in paese nessuno nessuno è a conoscenza dell'autore». L'area dove si trova la torre di avvistamento, risalente al XIII secolo e di interesse archeologico, si trova in una proprietà privata, «quindi - conclude Pellizzari - questo rappresenta un ostacolo insormontabile per poter ottenere dei finanziamenti tra cui i cosiddetti «Bandi di sviluppo». Anche il ripristino di stamane noi l'abbiamo potuto fare in quanto avevamo già firmato una convenzione con i proprietari dell'area».

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Il Mattino