La sua foto mentre abbraccia la moglie Hatice in lacrime, entrambi coperti di sangue subito dopo le esplosioni di Ankara, è finita sulle prime pagine di molti giornali turchi...
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Una famiglia distrutta di cui è sopravvissuta la moglie dell'uomo, Hatice. Originaria di Suruc, teatro della strage del 20 luglio in cui morirono 33 attivisti filo-curdi in un altro attacco kamikaze attribuito all'Isis, la famiglia si era trasferita ad Ankara perché lì Basak Sidar aveva iniziato i suoi studi universitari, mentre la sorella Nilgun stava ricevendo delle cure mediche.
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Il Mattino