Per la prima volta l'Anm non parteciperà all'anno giudiziario

Per la prima volta l'Anm non parteciperà all'anno giudiziario
Per la prima volta l’Anm non parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. Il 26 gennaio, giorno in cui nell’Aula Magna...

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Per la prima volta l’Anm non parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. Il 26 gennaio, giorno in cui nell’Aula Magna si terrà la celebrazione solenne, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la relazione sullo stato della Giustizia italiana del primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, e del ministro guardasigilli, Andrea Orlando, i rappresentati dell’Associazione non siederanno ad ascoltare. Terranno invece una conferenza stampa, nella sede dell’Anm nello stesso Palazzaccio.


È questa la forma di protesta, inedita e simbolica, che il Comitato direttivo centrale, l’organo che dà rappresentanza ai gruppi della magistratura, ha scelto per esprimere disappunto per il «mancato adempimento degli impegni politici assunti da parte del governo» su pensioni e trasferimenti dei magistrati. L’Anm ha assunto la decisione all’unanimità, dopo che nella discussione sulle proposte delle correnti era stata calata anche la carta dello sciopero (ipotizzato dal cartello progressista Area) o dello sciopero bianco, una forma di protesta, quest’ultima già attuata e fortemente invocata dal gruppo di Autonomia e Indipendenza(A&I), che avrebbe rallentato la macchina della giustizia. In mattinata, di fronte al protrarsi della discussione, è arrivato l’«accorato appelo» a non spaccare l’Anm da parte del suo presidente Piercamillo Davigo, che pur non prendendo posizione ha sconsigliato di ricorrere all’astensione dalle udienze, che avrebbe potuto rivelarsi un boomerang, o «un flop», come ha paventato il segretario Francesco Minisci, di Unicost.
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Il Mattino