Uccise la moglie Anna Lisa Cacciari nella loro casa di Armarolo di Budrio, nel bolognese: è ora definitiva la condanna a vent'anni di carcere per Athos...
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Per la Cassazione, che ha da poco depositato la sentenza, le pronunce di primo e di secondo grado costituiscono «un corpo argomentativo uniforme e privo di lacune» con una «congrua e ragionevole giustificazione del giudizio di colpevolezza». Quanto al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, secondo la Cassazione, i giudici precedenti hanno ben motivato, «negando il beneficio per la freddezza del delitto, la mancanza di pietà per la moglie e la messa in scena successiva».
L'omicidio di Cacciari era stato in un primo momento confessato dall'imputato, che aveva raccontato di una lite con la moglie, scoppiata quando lei gli aveva fatto notare il suo ritardo nel tornare a casa.
Il Mattino