Le onde, le correnti hanno portato via tutto, Gabriele, i suoi sogni, la musica, i disegni, gli amici, la dolcezza di questo 17enne dai capelli indisciplinati che martedì...
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Gabriele, annegato a 17 anni davanti agli amici a Torvaianica: festeggiava la fine della scuola
I parrocchiani di Sant'Antonio da Padova a Circonvallazione Appia (anche lì si dava da fare), impossibile non ricordare quel ragazzo dai capelli ricci e scompigliati. E lo piange Massimo Calabrò, titolare del ristorante pizzeria della vicina via Michele Amari dove da un anno Gabriele lavorava come cameriere nel tempo libero. Se lo ricorda ancora: «Avevo messo un cartello cercasi cameriera. Entra lui con la sua andatura dinoccolata e chiede: Ma cameriere è uguale?. Io e mia moglie ci siamo guardati e gli abbiamo dato la parannanza». Attaccò subito a lavorare. Ora Massimo è sconvolto. «Era come un figlio, aveva le chiavi, maneggiava i soldi, e mo' come faccio? Sto ad aspettare che entra, per me non è morto, è partito, è andato in gita con la scuola. E guardi che ho due figli». Mentre gli investigatori stanno finendo di ascoltare gli amici che erano con lui, anche per evitare un'autopsia, Massimo guarda nel vuoto del suo locale e dice: «Da ieri non riesco a pensare che sta lì da solo a Tor Vergata, a medicina legale».
«Dolce, sensibile, maturo», ricorda quel giovane che se lo vedeva di cattivo umore gli faceva una carezza. «Quelle carezze me le sento addosso».
Il Mattino