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Aggredita dai bulli a scuola durante l'ora di educazione fisica. È accaduto in una scuola media di Anzio, sul litorale romano. Una ragazzina di 13 anni è stata prima bersaglio di insulti razzisti poi è stata circondata da quattro bulli e picchiata: ora si trova ricoverata per una frattura del setto nasale nel reparto otorinolaringoiatria dell'ospedale di Anzio con una prognosi di 25 giorni. Per non parlare della paura e dell'umiliazione subita proprio a scuola e dai suoi coetanei.
L'aggressione
La ragazzina, iscritta al terzo anno della scuola media e tornata da poco a vivere con i genitori in Italia dal Sudamerica, ieri pomeriggio si trovava con le compagne di classe in palestra per l'ora di educazione fisica. Improvvisamente è scattato il blitz del branco che, stanco al racconto dei genitori, da tempo la bersagliava. «Argentina di m..», le avrebbe urlato contro una compagna di classe prima di iniziare a colpirla.
Le vessazioni
I genitori della 13enne hanno raccontato nella denuncia anche di pregresse vessazioni spiegando come la figlia era già stata bersaglio dei bulli. Altro istituto, questa volta a Roma, altro episodio di violenza. Una 16enne di una scuola professionale ha denunciato molestie da parte di un bidello. Da qui la protesta degli studenti che questa mattina con un sit-in hanno chiesto e ottenuto un'assemblea generale per far luce sulla situazione e «sulla presenza di eventuali altri casi di molestie mai emerse». «Si tratta di un qualcosa di inaccettabile! Se la scuola è il posto dove noi dovremmo essere sicuri ma non siamo sicuri neanche qua dentro qualcosa dobbiamo fare!», dichiarano gli studenti del collettivo studentesco Brancaleone. «Noi studenti siamo le prime persone a viverci la scuola e quindi noi per primi a scuola dovremo essere tutelati in tutto e per tutto. Ma così non è e quindi protesteremo fino a che non avremo risposte», concludono gli studenti.
La posizione dell'istituto
La scuola intanto ha pubblicato una nota di commento sulla faccenda sulla sua pagina Facebook precisando che «l'azione dell'Istituto è sempre stata, ed è, quella di prevenire qualsivoglia episodio di discriminazione e di violenza, sia fisica che verbale». L'Istituto, che ha presentato un esposto alla polizia, inoltre annuncia «una azione interna per l'accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità personali».
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Il Mattino