Arabia Saudita, due petroliere ko: «È sabotaggio». Tensione alle stelle Usa-Iran

Arabia Saudita, due petroliere ko: «È sabotaggio». Tensione alle stelle Usa-Iran
Sabotaggio. Una parola sola che rischia di sintetizzare e soprattutto di far riesplodere le tensioni nel Golfo Persico. Con i media americani che non girano troppo attorno ad...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sabotaggio. Una parola sola che rischia di sintetizzare e soprattutto di far riesplodere le tensioni nel Golfo Persico. Con i media americani che non girano troppo attorno ad un’altra parola: guerra.


Due petroliere battenti bandiera dell’Arabia Saudita sono state danneggiate a séguito di un attacco che il governo di Riyad non ha esitato ad etichettare appunto come un sabotaggio.

Nessun incidente, dunque. Nessuna casualità. Viceversa la volontà precisa di colpire che rimanda subito all’Iran e alle minacce di Rouhani e dei suoi.

Con gli Stati Uniti, ed in particolare con Donald Trump, agitatissimi alla finestra.

Non è ancora chiaro se ci siano oppure no dei versamenti di greggio in mare, il che configurerebbe anche un disastro di natura ambientale, ma le forniture mondiali di petrolio sono a rischio e il prezzo del barile schizza già tra i sessanta e i settanta dollari.



Si apre dunque una settimana difficile, con Washington che aveva lanciato un avvertimento soltanto qualche giorno fa e con la Casa Bianca che continua a posizionare uomini, missili e portaerei in una sorta di partita a Risiko che potrebbe finire molto male.

Gli iraniani provano a sfilarsi rispetto a quanto accaduto e attraverso il portavoce del ministro degli Esteri bollano l’episodio come «allarmante e spiacevole».

Nonostante la mossa di forma, però, restano al centro dei sospetti e peggio ancora del mirino a stelle e strisce.

Con Trump che non vede l’ora di difendere la libertà, di navigazione e più in generale degli alleati, unitamente alla sicurezza dei popoli mediorientali e del prezioso oro nero.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino