Usa, per la Corte Suprema le armi sono un diritto: a New York stop alle restrizioni. Biden: «Profondamente deluso»

Usa, per la Corte Suprema le armi sono un diritto: a New York stop alle restrizioni. Biden: «Profondamente deluso»
Per la Corte Suprema degli Stati Uniti il porto d'armi è un diritto costituzionale. I giudici hanno bocciato come incostituzionale una legge dello stato di New York che...

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Per la Corte Suprema degli Stati Uniti il porto d'armi è un diritto costituzionale. I giudici hanno bocciato come incostituzionale una legge dello stato di New York che da oltre un secolo limita il diritto di portare un'arma non a vista fuori dalla propria abitazione. «Dal momento che lo stato di New York concede autorizzazioni a portare le armi in pubblico solo a chi dimostra di aver una speciale esigenza di autodifesa, concludiamo che questo regime viola la Costituzione», si legge nella sentenza scritta da Clarence Thomas ed appoggiata dagli altri cinque giudici di orientamento conservatore, con i tre liberal contrari.

 

Armi, bocciate le restrizioni dello stato di New York

Si tratta della prima importante sentenza della Corte a difesa del Secondo Emendamento, quello considerato a difesa del diritto di possedere armi, in oltre un decennio. E questa sentenza potrà avere un effetto anche in altri Stati che hanno adottato leggi simili a quello di New York per l'autorizzazione a circolare armati. La decisione arriva in un momento in cui è acceso il dibattito sulle armi negli Stati Uniti, dopo la recente strage nella scuola elementare in Texas, e per la prima volta in 30 anni si è trovato al Congresso un accordo bipartisan per approvare un pacchetto di misure per un maggiore controllo sulle vendite di armi.

 

Usa, per la Corte Suprema le armi sono un diritto

La sentenza della Corte Suprema è una grande vittoria per la lobby delle armi, la Nra che ha dato sostegno legale al ricorso dei due cittadini dello stato di New York, Robert Nash e Brandon Koch, a cui era stata rifiutata l'autorizzazione a girare armati. I due potevano portare le armi al poligono, a caccia e Koch anche nel tragitto da casa al lavoro, ma ritenevano leso il loro diritto a circolare sempre armati. «Nash e Kosh non hanno ricevuto l'autorizzazione perché non hanno dimostrato la necessità di essere armati ovunque in pubblico», ha sostenuto a nome dello stato di New York la solicitor Barbara Underwood, difendendo la legge che prevede che venga dimostrata «una ragione adeguata» per portare le armi fuori di casa.

Ma i sei giudici conservatori della Corte sono stati di diverso avviso, ed ora anche le leggi simili vigenti in California, Hawaii, Maryland, Massachusetts, New Jersey e Rhode Island sono a rischio. Era dal 2008 che la Corte Suprema non si esprimeva sul Secondo Emendamento quando con un'altra sentenza aveva riconosciuto il diritto di un cittadino di tenere armi a casa per autodifesa.

 

Biden: «Profondamente deluso»

Il presidente Joe Biden si dice «profondamente deluso» dalla decisione della Corte Suprema sulle armi. Biden chiede agli stati americani di «continuare ad attuare norme di buon senso» per la sicurezza dei loro cittadini di fronte alla violenza con armi da fuoco. Biden - si legge in una nota della Casa Bianca dopo la decisione della Corte Suprema sulle armi - chiede anche agli «americani da far sentire la loro voce» sulle pistole e sui fucili.

Governatore New York: «Vergognoso»

«È vergognoso » che in un momento come quello attuale la «Corte Suprema decida» di bocciare la legge che a New York limita il porto di armi in pubblico. Lo afferma il governatore di New York, Kathy Hochul

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Il Mattino