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Duemila artigiani e piccoli imprenditori hanno partecipato oggi a Napoli all’Assemblea nazionale 2016 della CNA, di cui quest’anno ricorre il 70esimo anniversario dalla fondazione. Fra i temi principali al centro dell’appuntamento la Legge di Bilancio, il carico fiscale, Equitalia, la riduzione degli oneri burocratici, gli incentivi all’innovazione 4.0, i sostegni dell’occupazione, il rilancio della domanda interna.
L’evento si è tenuto alla Mostra d’Oltremare. Ha aperto i lavori l’intervento del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. A seguire il Presidente Nazionale della CNA, Daniele Vaccarino, con la sua relazione. Ha chiuso l’Assemblea il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
«Agli amici del Sud dico che io sono molto contrario ai commissariamenti. Ma quando si ha una sanità con 6 miliardi di deficit, quando per 40 anni ci sono 400 milioni da spendere per la bonifica di un sito industriale, quando per 10 anni un porto non riesce a fare i dragaggi, qualcuno l'iniziativa dovrà pur prenderla» ha detto quest'ultimo. «Il mio problema non è di andare d'accordo - ha aggiunto Delrio - è decidere chi sono i nostri azionisti. Io penso che siano i cittadini. E la riforma costituzionale penso serva a dire agli abitanti della Puglia, alle famiglie che hanno perso i loro cari in quell'incidente terribile, che dobbiamo garantire la sicurezza ferroviaria su tutte le linee».
«Dopo sette anni di lunga crisi finalmente, lo scorso anno, il Sud ha mostrato segnali di inversione di tendenza, con dinamiche positive, anche sul fronte dell'occupazione. Occorre sostenere questi processi con capacità di visione, politiche adeguate e investimenti sia pubblici sia privati per superare le contraddizioni e le debolezze che tutt'ora permangono» ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato all'assemblea nazionale della Cna.
Dal canto suo, il leader della Cna, Daniele Vaccarino, ha detto: «Permane un problema di fondo negli ultimi due anni solo scalfito: la pressione fiscale sul reddito delle piccole imprese che continua a essere a livelli insostenibili». «Secondo il nostro Osservatorio, la pressione fiscale e contributiva complessiva - il cosiddetto total tax rate - nel 2016 è del 61%. Tra noi e la Germania - ha sottolineato - il nostro principale concorrente nella manifattura sui mercati mondiali, c'è un divario di 20 punti». «Diamo atto al Governo di aver fatto un buon lavoro con il disegno di legge di bilancio.
«Dobbiamo creare le condizioni per consentire a tutti di competere in condizioni di parità. Napoli è cambiata tanto, c'è voglia di sentirsi protagonisti e compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli». Così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, nel saluto agli artigiani. « Napoli non vuole perdere la vocazione industriale ma è una città soprattutto di commercio, i giovani dimostrano che con competenza e amore si possono superare gli ostacoli. Noi ci siamo e vorremmo che il Governo si rendesse conto che il Mezzogiorno non è zavorra», ha aggiunto De Magistris. «Nei prossimi cinque anni saremo al fianco degli imprenditori, della gente per bene, non dei prenditori. Dobbiamo superare la dicotomia tra pubblico e privato», ha concluso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino