Sindaco istituisce l'assessorato alla solitudine: «Siamo diventati robot»

Dal Comune arriva l'assessorato alla Solitudine: «Combattiamo una vita da robot»
Un assessorato alla solitudine. È questa la particolare decisione presa dal sindaco di Villa del Conte (Padova), Antonella Argenti che ha introdotto la particolare delega...

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Un assessorato alla solitudine. È questa la particolare decisione presa dal sindaco di Villa del Conte (Padova), Antonella Argenti che ha introdotto la particolare delega tra le competenze dei suoi assessori per venire a particolari esigenze dei suoi concittadini. «Oggi siamo tutti soli — ha detto il primo cittadino all’Adnkronos — non c’è più un contesto familiare che ti aiuta nei problemi e nelle incombenze quotidiane. L’ho constatato di persona fin dal primo giorno della mia amministrazione: una moltitudine di persone venivano in Comune a chiedere aiuti di ogni genere riguardanti la sfera personale. Con l’assessore al sociale, Graziella Vigri ci siamo date da fare per venire incontro a tutti, e non si tratta solo di anziani, ma di fasce deboli: dai disoccupati, alle mamme sole. Così ora ho pensato di ufficializzare con una delega una situazione di fatto».


«Perché, l’assessorato al sociale ha un ambito più socio-sanitario, la delega alla solitudine si rivolge ad un aspetto più generale, anche burocratico, a qualsiasi bisogno della persona - spiega il primo cittadino di Villa del Conte - è un supporto concreto, fattivo ai miei concittadini che chiedono aiuto per una pratica, un indirizzo, un suggerimento per i problemi che ogni giorno ci troviamo ad affrontare», conclude.

«Tutti, giovani e anziani, uomini e donne, lamentavano problemi diversi ma lo stesso identico tipo di solitudine – continua la sindaca di centrodestra -. La mancanza di una rete di supporto. Sei solo con il tuo telefono a sbrigare le bollette, sei solo davanti a un centralino automatizzato che ti rimanda sempre a un’altra voce registrata, solo per chiedere informazioni, solo anche per domandare documenti che servono per la scuola o per gli esami medici. La burocrazia è stata disumanizzata. Ma non si è sveltita. Mancano le relazioni. Stiamo diventando tutti dei robot viventi».

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Il Mattino