Morta Aurelia Sordi, la sorella di Alberto Sordi: "Era stata raggirata per l'eredità"

Aurelia Sordi
«In casa c'è ancora l'autista Arturo, il presunto autore del raggiro. Una cosa vergognosa. Doveva andar via, invece... Due anni fa hanno cominciato a non farci entrare...

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«In casa c'è ancora l'autista Arturo, il presunto autore del raggiro. Una cosa vergognosa. Doveva andar via, invece... Due anni fa hanno cominciato a non farci entrare più nella villa. Nostra zia già stava male». Parole amare e allusive quelle di alcuni parenti di Aurelia Sordi all’uscita da Villa Albertone, a pochi passi dalle Terme di Caracalla. La sorella di Alberto Sordi è infatti morta nella notte tra sabato e domenica, all’età di 97 anni.


Malata da tempo, negli ultimi tempi Aurelia è stata soprattutto protagonista - suo malgrado - di una vicenda che riguarda l’ingente patrimonio della famiglia del grande regista e attore romano. Una brutta storia per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio di dieci persone: si tratta di Arturo Artadi (già autista di Alberto Sordi e successivamente factotum dell'anziana sorella), gli avvocati Francesca Piccolella e Carlo Farina nonchè il notaio Gabriele Sciumbata (accusati di circonvenzione di persona incapace) e di sei dipendenti di Aurelia, che devono rispondere di ricettazione (una badante, una cuoca, un giardiniere, due camerieri ed una governante che in varie occasioni hanno ottenuto donazioni ciascuno per un valore che va da 150 a 400 mila euro).









Complessivamente la somma oggetto dell’indagine della Procura della Capitale è di due milioni e mezzo di euro, equivalenti a circa il 15-20% del patrimonio di Aurelia Sordi ereditato dal celebre fratello.

Ma Paola Comin, ufficio stampa di Alberto Sordi dal 1992 al 2003, sostiene: «L'hanno fatta morire togliendole Arturo. Venerdì scorso l'avvocato della signorina Aurelia aveva fatto un’istanza al giudice che aveva disposto l'allontanamento dell’autista perchè venisse riammesso: senza di lui si sarebbe lasciata morire. E infatti dal 1 ottobre, giorno in cui è stato disposto l'inizio dell’allontamento, Aurelia non mangiava più».​



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Il Mattino