Le baby-escort faccia a faccia con i clienti: «Sì, sono loro»

Le baby-escort faccia a faccia con i clienti: «Sì, sono loro»
Sono stati riconosciuti dalle due giovani prostitute romane, tramite ricognizione fotografica, i cinque clienti finora indagati dalla procura nell'ambito dell'inchiesta su...

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Sono stati riconosciuti dalle due giovani prostitute romane, tramite ricognizione fotografica, i cinque clienti finora indagati dalla procura nell'ambito dell'inchiesta su un giro di prostituzione che coinvolgeva anche due ragazzine di, all'epoca dei fatti, 14 e 15 anni. Il riconoscimento è avvenuto nel quadro degli accertamenti che hanno preceduto il primo, avvenuto ieri, dei due incidenti probatori sollecitati dalla procura di Roma per ascoltare le due minorenni. I cinque sono indagati per prostituzione minorile.




La loro versione è che non erano a conoscenza della minore età delle ragazze. Ieri, tuttavia, nel corso dell'incidente probatorio, procedura che consente ad un atto istruttorio di assumere il valore di prova, la maggiore delle due ha indicato circostanze che, per il procuratore aggiunto Maria Monteleone ed il pm Cristiana Macchiusi, lasciano pochi dubbi all'ipotesi che i clienti non fossero consapevoli che le due ragazze erano minorenni.



In particolare, ha citato il caso del rifiuto di un portiere di albergo di concederle una stanza, mentre era con un cliente, perchè non aveva i documenti e sospettando fosse minorenne, e la richiesta di 1500 euro da parte di un altro degli indagati per non diffondere tramite internet, in quanto minorenne, il video di un suo incontro. Domani sarà sentita, sempre tramite incidente probatorio, l'altra giovanissima coinvolta nel giro di prostituzione.
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Il Mattino