Gli iracheni della capitale Baghdad si sono svegliati con la neve martedì 11 febbraio, un evento più unico che raro. Non capitava infatti da più di un...
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Gli ultimi mesi hanno esasperato la situazione in Iraq: dalle proteste antigovernative alle tensioni continue con gli Stati Uniti, in seguito all'omicidio del generale iraniano Soleimani all'aeroporto di Baghdad. Dall'inizio del moto di protesta ad ottobre più di 500 persone sono state uccise, riferisce la Commissione Irachena per i Diritti Umani. Ma la mattina di martedì la protagonista è stata la neve, che ha ricoperto le tende dei protestanti in piazza Tahrir, il centro del movimento antigovernativo. L'ultima nevicata nella capitale risale al 2008. Ma i fiocchi sono caduti anche altrove: a Mosul, la città liberata dall'Isis nel 2017, per quanto le nevicate siano più frequenti nel nord del Paese.
Non è tutto ora quel che luccica però. Katharina Ritz, a capo della delegazione irachena del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ha espresso su Twitter la sua preoccupazione per le famiglie che vivono in tenda o in altre strutture non permanenti. «Essendo svizzera, mi son sentita a casa quando ho visto la neve questa mattina. Ma presto mi son ricordata di tutte le famiglie dislocate in rifugi non attrezzati per resistere a queste fredde temperature, senza alcun mezzo per riscaldarsi». Intorno a mezzogiorno, tuttavia, la neve si era quasi completamente sciolta.
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Il Mattino