​Ballottaggi, da Roma a Torino si vota per i sindaci in dieci capoluoghi: la guida alle urne

Ballottaggi, si vota per i sindaci in dieci capoluoghi: la guida alle urne
Ai seggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Si scelgono i sindaci in dieci capoluoghi, cinque milioni di italiani chiamati a votare. ...

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Ai seggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Si scelgono i sindaci in dieci capoluoghi, cinque milioni di italiani chiamati a votare.

 

Torino 

Equilibrio tra i candidati. Grillini in ordine sparso

Nella città piemontese il candidato civico ma appoggiato dal centrodestra Paolo Damilano spera nella rimonta dopo aver incassato il 38,9 per cento delle preferenze al primo turno e finendo staccato da Stefano Lo Russo (Pd) di circa 5 punti. La sfida è però tutt’altro che chiusa. A pesare negli equilibri, oltre alla pressante campagna elettorale condotta soprattutto da Lega e Forza Italia, la divisione netta tra dem e 5S. Lo Russo, già consigliere comunale, si è infatti reso protagonista di diversi scontri con la sindaca uscente Appendino che, di conseguenza, ha già fatto sapere che non intende supportarlo. Né la sua candidata grillina Valentina Sganga, che al primo turno ha strappato un 9 per cento, si è spinta a tanto.

Trieste 

Dipiazza vede la conferma. Russo è ancora staccato

A contendersi la fascia tricolore di Trieste sono Roberto Dipiazza, imprenditore e primo cittadino uscente appoggiato dal centrodestra, e Francesco Russo, ex deputato Pd sostenuto da liste civiche e dal centrosinistra. Alla tornata del 3 e 4 ottobre nessuno dei due era riuscito a superare il 50 per cento di preferenze, incassando rispettivamente il 46,9 per cento e il 31,6 per cento dei voti. Secondo diversi istituti di sondaggi però difficilmente Russo riuscirà a recuperare lo svantaggio. Anche se dovesse attirare su di sé i voti che al primo turno sono andati a Adesso Trieste, M5S e Europa Verde, arriverebbe circa al 45 per cento.

Latina 

Zaccheo vicino alla meta, i Cinquestelle con Coletta

Vincenzo Zaccheo per il centrodestra (che nel primo turno ha ottenuto il 48,84 per cento dei consensi) e Damiano Coletta per il centrosinistra (sindaco uscente che ha preso il 35,10 per cento dei voti): saranno loro due a contendersi la fascia tricolore a Latina nel ballottaggio al via oggi. Il primo, ex sindaco per due volte, è il candidato di coalizione del centrodestra. Il secondo invece, medico e sindaco uscente, è sostenuto dal Pd e non gli basteranno i voti dei soli elettori del Movimento 5 stelle (con cui c’è stata l’intesa) per ribaltare il risultato dato che il grillino Gianluca Bono il 3 e il 4 ottobre ha strappato solo il 3,3 per cento dei voti.

Varese 

Città simbolo per la Lega ma è lotta all’ultimo voto

Corsa all’ultimo voto nella città lombarda che per la Lega ha un alto valore simbolico (qui nacque il Carroccio quasi 40 anni fa). A sfidarsi sono Davide Galimberti, sindaco uscente e candidato del centrosinistra che al primo turno ha strappato il 48 per cento delle preferenze, e Matteo Bianchi, candidato leghista per il Centrodestra dopo la rinuncia di Roberto Maroni, che invece si è fermato al 44. Appena mille voti di distacco che rendono la sfida tra le più complesse specie considerando che gli altri candidati (eccetto Zanzi, che ha incassato il 2,7 per cento) hanno deciso di non apparentarsi con nessuno. I giochi saranno decisi soprattutto dalla capacità dei partiti di coinvolgere gli elettori nelle ultime due settimane.

Benevento 

Mastella a un passo dal bis, ora teme le alleanze dem

Un pugno di voti. Sono quelli che sono mancati al primo turno all’ex ministro della Giustizia e leader dell’Udeur, nonché sindaco uscente, Clemente Mastella per avere la meglio sul candidato del centrosinistra Luigi Diego Perifano. Mastella si è 49,37 per cento dei voti, in netto vantaggio sull’avversario al 32,41 per cento. Quest’ultimo però ha raggiunto un accordo con Angelo Moretti, arrivato terzo al primo turno e con un tesoretto di circa il 13 per cento delle preferenze. Tuttavia per osservatori e sondaggisti la rimonta di Perifano, dato lo svantaggio così consistente accumulato, resta ancora difficile.

Cosenza

La sfida degli omonimi: Caruso contro Caruso

A Cosenza la sfida è singolare: Caruso sfida Caruso. I due candidati sindaci infatti sono omonimi. Il primo, Francesco, è sostenuto dal centrodestra e ha incassato il 37,4 per cento delle preferenze al primo turno. Il secondo, Francesco Alessandro (detto Franz), candidato del centrosinistra, si è fermato al 23,7 per cento senza però riuscire a raggiungere un’intesa con i 5S calabresi per un apparentamento. Proprio il M5s a Cosenza sarà infatti l’ago della bilancia, potendo contare sul 12 per cento di voti raccolti da Bianca Rende. Tuttavia, un ulteriore 13 per cento è andato a Francesco De Cicco, assessore uscente della Giunta di Mario Occhiuto, sostenuto da diverse liste civiche e dato vicino al Caruso di centrodestra.

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Il Mattino