Le chat di gruppo sono un facile metodo per dimostrare che il diavolo esiste. Che siano gruppi di Whatsapp tra ragazzini, tra 40enni nostalgici, o tra mamme, cambia poco: farsi...
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È accaduto in un asilo di Milano, dove due bambini hanno pagato dazio dopo che all’orecchio della direttrice sono arrivate voci su alcune battutine taglienti fatte su di lei da parte della loro mamma. Come racconta il Corriere della Sera, la primogenita della donna, 4 anni, è stata espulsa dalla materna, mentre il nome del fratellino minore è stato depennato dai futuri iscritti. E il caso, oltre a passare agli avvocati, è arrivato anche in Parlamento.
La mamma “incriminata” sarebbe stata colpevole niente meno che di una battuta sulla vita sentimentale della dirigente scolastica (qualcosa tipo «Chi vuoi che se la pigli?»): battutina innocente, almeno per lei, ma non abbastanza per chi, tra i membri del gruppo, ha avuto la brillante idea di farlo sapere alla diretta interessata. Galeotto lo screenshot, o la confidenza a voce - non è dato sapere - tanto da coinvolgere un deputato leghista, Daniele Belotti, che ha chiesto un chiarimento all’Ufficio scolastico regionale per quella che definisce «una ritorsione spropositata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino