Bancarotta fraudolenta da cento milioni: arrestati tre imprenditori

Bancarotta fraudolenta da cento milioni: arrestati tre imprenditori
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato Angelo Menghini, 72 anni, noto imprenditore del settore della vigilanza privata e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato Angelo Menghini, 72 anni, noto imprenditore del settore della vigilanza privata e «dominus» della Securpol Group S.r.l., il figlio Omar, 42 anni, e il braccio destro Roberto Parascandolo, 62 anni, in relazione al fallimento, dichiarato nel 2013, della Futura 2011 S.r.l.. Il Gip del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, ha infatti emesso una ordinanza di custodia cautelare per bancarotta fraudolenta aggravata a carico dei tre imprenditori, accusati di aver causato un dissesto di oltre 100 milioni di euro. L'attività di indagine, effettuata attraverso meticolosi rilevamenti contabili e indagini bancarie e mediante la ricostruzione di complesse operazioni societarie straordinarie, ha consentito di accertare le condotte illecite perpetrate dagli amministratori pro-tempore della Futura 2011 S.r.l., utilizzata come bad company al solo fine di compiere operazioni in danno dei creditori, che hanno portato all'inevitabile fallimento della società. 


In particolare, gli imprenditori hanno dapprima trasferito alla Futura 2011 S.r.l. il capitale sociale delle numerose società del Gruppo Securpol, quindi hanno provveduto ad un completo depauperamento delle stesse, trasferendo in locazione alla newco Securpol Group S.r.l. tutti i rami di azienda attivi, a fronte di un corrispettivo che, oltre ad essere stato in seguito ridotto, non è stato, in parte, neanche percepito dalla locatrice. Di conseguenza, le ingenti esposizioni debitorie delle imprese nei confronti dell'Erario (pari, complessivamente, a oltre 100 milioni di euro) sono rimaste a carico della Futura 2011, poi fallita. Tra le poste attive è stata documentata la distrazione dal patrimonio della Futura 2011 del marchio «Securpol», del valore di 6 milioni di euro, ceduto a titolo gratuito.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino