Rapinano il bancomat, si schiantano e muoiono. Dall'auto distrutta imploravano: «Aiuto»

L'auto della banda distrutta
SILEA - Corpi irriconoscibili, feriti rimasti incoscienti per gran parte della giornata, difficoltà da parte dei carabinieri nel comunicare con il "cervellone" centrale per...

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SILEA - Corpi irriconoscibili, feriti rimasti incoscienti per gran parte della giornata, difficoltà da parte dei carabinieri nel comunicare con il "cervellone" centrale per avere il confronto delle impronte digitali raccolte con quelle custodite nella banca dati: non è stato semplice identificare i quattro giostrai partiti all'assalto del bancomat di Roncade. Di una cosa però gli investigatori sono stati certi fin dal primo minuto: si trattatava di giostrai trevigiani.








Appena è stato possibile fare un po’ di luce, si è scoperto che le vittime erano Giancarlo Garbin, 35 anni di Crocetta del Montello, e Romeo Dell'Innocenti, 45 anni, trevigiano. I due feriti invece Johnny Pevarello, 33 anni di Castelfranco, e Elvis Innocenti, 34 anni di Oderzo. Nomi che si rincorrono nelle cronache dell'ultimo decennio dove si parla di furti, rapine e anche di nuova Mala del Brenta.







«Aiutateci, vi prego, a uscire da qui». Sono le prime parole che i ladri hanno rivolto agli abitanti corsi a soccorrerli subito dopo il terribile incidente di ieri notte. Un'implorazione scandita con un filo di voce in particolare da uno di loro che, insieme a un compagno, è riuscito successivamente a tirarsi fuori da solo dal groviglio di lamiere dell'auto finita accartocciata nel fossato di via Bassa Trevigiana, in località Canton a Silea, appena dopo il bivio con via Belvedere. Gli altri due, invece, sono rimasti immobili. Probabilmente già morti sul colpo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino