Sandro, il barbiere ricoverato che taglia i capelli agli altri pazienti: «Perché il Covid non ferma la passione»

Sandro, il barbiere ricoverato che taglia i capelli agli altri pazienti: «Perché il Covid non ferma la passione»
Sandro che taglia i capelli in un reparto Covid, Sandro che gioca a tombola a distanza grazie a una videochiamata, Sandro che si veste da Babbo Natale e mentre fa gli auguri a...

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Sandro che taglia i capelli in un reparto Covid, Sandro che gioca a tombola a distanza grazie a una videochiamata, Sandro che si veste da Babbo Natale e mentre fa gli auguri a famiglia e amici si commuove. E’ tutto questo Sandro Mironti, barbiere di Sezze, che non avendo potuto sistemare la testa ai suoi clienti abituali ha deciso di farlo in ospedale, a chi, come lui, è costretto a passare le feste lontano dalla famiglia e dalla propria vita.

Questa storia è partita poco prima di Natale, i barbieri di Sezze si incontrano a cena per gli auguri e per pianificare il lavoro nel periodo di feste, poche ore dopo Sandro risulta positivo e i colleghi decidono di mettersi immediatamente in isolamento. Niente barba e capelli da quel momento per i cittadini di Sezze, tutti chiusi. Sandro Mironti si scusa, lo fa con un post su Facebook: “Sono il responsaile di tutta questa storia, mi scuso con tutti i miei colleghi”. Li nomina anche nel suo video con gli auguri di Natale: «Auguri ai miei clienti, ai quali non ho potuto dare nessun servizio, ma anche ai miei colleghi e ai loro clienti». Poi un abbraccio ideale ai tre figli, alla compagna di una vita, ai parenti, agli amici. E' vestito da Babbo Natale, è in isolamento a casa, almeno un paio di volte la sua voce è rotta dall’emozione, ma non è il tipo di persona che si lascia vincere dalle avversità. Di lì a poco giocherà a carte e vincerà, nella sera della vigilia, con il figlio più piccolo a tenere al centro del tavolo lo smartphone con il padre in videochiamata. Poi il ricovero all’ospedale di Latina.

Ma non sono né l’ospedale né la mascherina con l’ossigeno a fermare la sua contagiosa vitalità. Faccio il barbiere, se qualcuno ha bisogno di un taglio di capelli io sono qua. Un cuore grande, un modo per rendersi utile. E si apre così questa insolita barberia, un telo bianco per terra, una sedia, un asciugamano e via con il taglio dei capelli al suo compagno di stanza, ormai ricoverato da troppo tempo, per lui rivedersi ordinato, due chiacchiere con Sandro e una risata mentre lui taglia e con una giravolta evita di inciampare sul filo dell’ossigeno, ha il sapore del ritorno alla normalità. Come ha scritto Mironti l’ultimo giorno dell’anno: “La passione non la ferma il Covid... Buona fine e buon principio a tutti tutti tutti... e ne siete tanti”.

«Ma è dura - dice Sandro Mironti con un messaggio vocale, ha un filo di voce - non pensate che vado in giro per i reparti a tagliare i capelli, l'ho fatto con il mio compagno di stanza, mi sono preso cura di lui e ha fatto bene a me. Mi creda: qui è davvero dura». Forza Sandro, barbiere di Sezze.

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Il Mattino