Bari, infermiera presa a calci per aver spiegato a una paziente che il suo non era un codice rosso

Caos al pronto soccorso: la sanitaria si è dovuta chiudere in spogliatoio per fuggire alla violenza della paziente che pretendeva di essere medicata

Bari infermiera presa a calci per aver spiegato a una paziente che il suo non era un codice rosso
Ennesima aggressione dentro un ospedale. Una giovane infermiera in servizio al nosocomio Di Venere di Bari è stata aggredita ieri da una paziente che le ha lanciato il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ennesima aggressione dentro un ospedale. Una giovane infermiera in servizio al nosocomio Di Venere di Bari è stata aggredita ieri da una paziente che le ha lanciato il mouse del computer in faccia, l'ha presa a calci, inseguita e minacciata, fino a quando l'infermiera ha trovato rifugio in uno spogliatoio.

Lo comunica l'Asl di Bari sottolineando che la paziente era arrivata con «una banale ferita al dito» e ha aggredito l'infermiera solo perché le ha spiegato «che i codici rossi più gravi hanno la precedenza rispetto agli altri».

L'infermiera ha riportato un trauma contusivo escoriato degli arti inferiori per una prognosi di 7 giorni.

Adelaide Andriani, la giovane dottoressa aggredita tre volte: «Basta, cambio lavoro»

Medici aggrediti, giro di vite del Viminale: verso direttiva su interventi rapidi delle forze dell'Ordine in corsia

Per il direttore generale dell'Asl, Antonio Sanguedolce, si tratta di una «violenza inaccettabile». «Apprendiamo con sdegno - afferma - dell'aggressione subita ieri da una nostra infermiera in servizio presso il pronto soccorso dell'Ospedale Di Venere. È inaccettabile come sempre più spesso si verifichino atti di violenza ai danni degli operatori sanitari in prima linea».

Sanguedolce questa mattina ha contattato la giovane infermiera per esprimerle «massima solidarietà» e mettere a disposizione la tutela legale dell'azienda nel caso in cui l'operatrice decida di sporgere denuncia. In attesa di ricevere la relazione dettagliata dal Pronto soccorso del Di Venere - spiega l'Asl - dalle prime testimonianze raccolte sul posto è emerso che a causare l'aggressione sia stata l'impazienza della donna arrivata al triage con una ferita al dito e per questo presa in carico come codice verde. L'utente ha inveito contro con la pretesa di essere medicata immediatamente. L'ha presa a calci lanciandole poi il mouse del computer in faccia. Non contenta, ha inseguito l'operatrice per il corridoio, continuando ad urlare, fino a costringerla a trovare riparo nello spogliatoio.

La donna - prosegue l'Asl - ha approfittato della assenza della guardia giurata impegnata in quel momento in un altro reparto ed è stata portata di forza fuori dal triage del pronto soccorso, dove ha continuato a minacciare l'infermiera e gli altri sanitari, creando panico e caos in tutto il reparto. «Verificheremo anche - conclude Sanguedolce - se c'è stata interruzione di pubblico servizio per poi prendere i provvedimenti necessari».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino