Becciu, le parole sibilline di Papa Francesco: «Nella vita chi non scivola? Tutti! Ma ci alziamo»

Becciu, le parole sibilline di Papa Francesco: «Nella vita chi non scivola? Tutti! Ma ci alziamo»
Città del Vaticano - «A volte qualcuno può scivolare un po’, ma nella vita chi non scivola? Tutti! Ma ci alziamo: “Non ho fatto bene, ma...

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Città del Vaticano - «A volte qualcuno può scivolare un po’, ma nella vita chi non scivola? Tutti! Ma ci alziamo: “Non ho fatto bene, ma adesso...”. Riprendere sempre questo cammino per la conversione della gente e anche per la propria conversione. Nel servizio mai si sbaglia, perché servizio è amore, è carità, è vicinanza. Il servizio è la strada che ha scelto Dio in Gesù Cristo per perdonarci, per convertirci». Sono le parole  piuttosto sibilline del primo intervento pubblico che ha fatto Papa Francesco ieri pomeriggio, dopo il brutale siluramento del suo ex collaboratore, il cardinale Angelo Becciu, licenziato dalla congregazione dei santi con la presunta accusa di peculato. L'omelia è stata pronunciata alla grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, per la messa della Gendarmeria in occasione della Festa di San Michele.

 
Una riflessione che ha attinto spunto da alcuni passi evangelici sulla conversione. Francesco non ha fatto alcun riferimento ai fatti di cronaca recenti, si è limitato a ringraziare i gendarmi per il loro servizio dicendo che la strada è quella del servizio «come il papà che va a trovare il figlio, come il fratello che vede una cosa e dice: “No, questo non si può fare, questo non va bene”. La strada è questa, ma detto con il cuore, detto con umiltà, detto con vicinanza”». 


Francesco non manca di evocare la parabola del figliol prodigo: «Quello che se ne è andato con i soldi e ha speso la fortuna nei vizi – Cosa ha fatto il papà? Quando vide il figlio venire – perché il figlio aveva sentito che doveva tornare dal padre; doveva tornare per necessità, ma comunque il figlio ha fatto il passo –, il papà, che era sul terrazzo, è sceso subito ed è andato incontro al figlio. Non l’ha aspettato sulla porta col dito puntato, lo ha abbracciato! E quando il figlio parlava chiedendo perdono, l’abbraccio ha tappato la sua bocca. Questa è conversione. Questo è l’amore di Dio. È un cammino di incontro reciproco». 


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Il Mattino