Il carico altamente esplosivo di una nave russa che attraccò nel 2013 nel porto di Beirut potrebbe aver causato la violenta esplosione che ha devastato il porto della...
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E mentre le autorità nazionali libanesi sono al lavoro nelle indagini, un'inchiesta della Cnn ha rivelato che nel 2013 era arrivata nel porto della città una nave russa che conteneva un carico da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, utilizzato come fertilizzante agricolo, altamente esplosivo. La nave, denominata MV Rhosus era destinata in Mozambico, ma si era fermata nel porto libanese a causa di difficoltà finanziarie, al punto che a bordo si erano creati anche disordini con l'equipaggio russo e ucraino della nave. Secondo il direttore delle dogane del Libano, Badri Daher, quella nave era l'equivalente di una vera e propria "bomba galleggiante" e più volte era stata richiesta la sua rimozione o comunque che fossero adottate delle precauzioni.
Nel 2016 il predecessore di Daher, Chafic Merhi, aveva scritto una lettera indirzzata a un giudice coinvolto nel caso che richiedeva lo spostamento della nave: "A causa dell'estremo pericolo rappresentato da questi articoli immagazzinati in condizioni climatiche inadatte, ribadiamo la nostra richiesta alle autorità portuali di riesportare immediatamente le merci per mantenere la sicurezza del porto e di coloro che vi lavorano". Quel grido di aiuto però è rimasto inascoltato per anni. Il carico fu spostato dalla nave, che tornò in patri, ma rimase stoccato lì al porto, a pochi metri dal centro abitato. Fino al giorno dell'esplosione, martedì scorso.
Anche se le autorità libanesi non hanno nominato MV Rhosus come la causa dell'esplosione, il Primo Ministro libanese Hassan Diab ha detto che l'esplosione devastante è stata causata da 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio e ha aggiunto che la sostanza era stata immagazzinata per sei anni nel magazzino del porto senza misure di sicurezza, "mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini". Il capo della sicurezza generale del Libano ha anche affermato che un "materiale altamente esplosivo" è stato confiscato anni prima e immagazzinato nel magazzino, a pochi minuti a piedi dai quartieri dello shopping e della vita notturna di Beirut. I conti, insomma, tornano e sembrano indicare nella nave russa MV Rhosus la principale fonte dell'esplosione. Una piccola luce di verità, in una vicenda con ancora molti punti oscuri.
Il Mattino