Mare, sere d'estate, qualche bicchiere di troppo. La voglia di lasciarsi andare a balli scatenati in uno dei locali più "in" della Sardegna, il Billionaire....
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E' il 16 luglio quando la ragazza prenota un tavolo al Billionaire, di comune accordo con Grillo, Capitta, Corsiglia e Lauria, i quattro giovani indagati per stupro. Insieme a lei c'è anche una sua amica, che conosce uno dei ragazzi. Prenotano un taxi e arrivano al locale. Iniziano a ridere, scherzare e bere. Tutti insieme. Dopo ore di balli scatenati e alcol, le due amiche decidono che è arrivata l'ora di tornare a casa. La 19enne comunica al gruppo la sua intenzione di chiamare un taxi. A quel punto i quattro le pregano di rimanere per una spaghettata di mezzanotte a casa di uno di loro. Per convincerle, prenotano un furgone che fa trasporto privato e a bordo del mezzo raggiungono l’abitazione. La 19enne mangia. Poi, senza accorgersi di essere seguita, inizia a camminare per casa. Uno degli indagati la sorprende e le chiede un rapporto sessuale. Lei si rifiuta, ma lui insiste. E quando tenta di divincolarsi e fuggire, lui la aggredisce e la stupra. Come se non bastasse, si aggiungono gli altri tre ragazzi.
Un racconto dell'orrore, quello fatto dalla 19enne, che nei giorni successivi si chiude in sè stessa e non dice nulla a nessuno. Pubblica su Instagram una foto con l’amica mentre brindano su un divano del «Billionaire», ma nulla di più. Quando i genitori la raggiungono in Sardegna, però, si accorgono che qualcosa non va e le chiedono spiegazioni. E' a quel punto che la ragazza crolla e confessa.
A breve verrà interrogata anche l'altra ragazza, per capire dove si trovasse mentre tutto ciò avveniva a pochi metri da lei.
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Il Mattino