In questi tempi di emergenza coronavirus, le teorie del complotto sono sempre dietro l'angolo: l'ultimo attacco riguarda stavolta il Movimento 5 Stelle e il...
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Il video dell'ex comico con la mascherina era già stato rilanciato, con tanto di didascalia «chissà come mai...» dall'account Twitter della sezione lombarda della Lega lo scorso 3 maggio: ieri al Senato è stata depositata una interrogazione firmata da diversi parlamentari di opposizione, tra cui l’ex presidente del Senato Schifani e l’ex ministro Gasparri. L’interrogazione, rivolta ai ministri dell’Interno Lamorgese e degli Esteri Di Maio, parla esplicitamente dell’episodio di Grillo e dei suoi incontri a fine novembre con l’ambasciatore cinese a Roma.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE (dal sito del Senato) L'INTERROGAZIONE «I dubbi e le perplessità su ciò che sarebbe accaduto a Roma appaiono più che legittimi, in particolare circa il livello di conoscenza» da parte di Grillo «in merito all'epidemia che aveva colpito Wuhan e la regione dell'Hubei», si legge nell'interrogazione. «I rapporti di Beppe Grillo con la Cina non sono poi così recenti ma risalgono almeno al 24 giugno 2013 allorquando, insieme a Gianroberto Casaleggio, si recò in visita all'ambasciatore cinese a Roma; la foto che li ritrae, con una mano sopra l'altra come si fa di solito quando si suggella un patto, è alquanto suggestiva».
«È notorio l'estremo impegno politico del Movimento 5 stelle per arrivare alla firma del memorandum sulla via della seta e per l'utilizzo delle nuove tecnologie in Italia relative al 5G», si legge ancora nel testo, nel quale «si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto; se intendano acquisire elementi conoscitivi o avviare verifiche di competenza in merito a quanto esposto; quali iniziative di competenza intendano assumere per fare piena luce su un episodio a parere degli interroganti molto inquietante e che, se confermato, dimostrerebbe una conoscenza della gravità della situazione pandemica sottaciuta agli italiani, avvenuta ben prima che in Italia se ne comprendesse appieno la reale e devastante portata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino