Berlusconi a Napoli: «In Ucraina lavorare per la pace. Fi è con la Nato e con gli Usa»

Berlusconi a Napoli: «In Ucraina lavorare per la pace. Fi è con la Nato e con gli Usa»
«In Europa aleggia lo spettro di una crisi internazionale che non ha precedenti nel secondo dopoguerra. Non posso che condividere l’orrore e il dolore per le immagini...

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«In Europa aleggia lo spettro di una crisi internazionale che non ha precedenti nel secondo dopoguerra. Non posso che condividere l’orrore e il dolore per le immagini di Kiev» e «gli appelli di quanti, primo fra tutti papa Francesco, invocano uno sforzo per arrivare alla pace». Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo alla convention del partito a Napoli dopo che le sue dichiarazioni di ieri avevano suscitato clamore e poi essere ricalibrate in serata.  Berlusconi riafferma i principi di amicizia e lealtà agli USA e alla NATO dopo i rilievi fatti in questi giorni. «L'Ucraina è il paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi. Forza Italia è - e rimarrà sempre - dalla parte dell'Europa, dalla parte dell'Alleanza Atlantica, dalla parte dell'Occidente, dalla parte degli Stati Uniti». 

Sempre riguardo alle polemiche di ieri l'ex premier ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe. «A proposito di atlantismo, io apprezzo molto lo zelo atlantista di queste settimane del Partito democratico, vorrei solo ricordare che la storia della sinistra italiana non e' sempre stata questa. Non parlo soltanto dell'opposizione feroce del Partito comunista all'ingresso dell'Italia nella Nato, ne' del sostegno all'invasione dell'Ungheria: voglio ricordare, in tempi molto più recenti, negli anni '80, l'altrettanto feroce opposizione alla decisione del governo Craxi di installare i cosiddetti 'euromissili' per rispondere alla minaccia dei missili sovietici puntati direttamente contro il nostro Paese».

Per Berlusconi il vero pericolo internazionale è rappresentato dalla «Cina comunista». In mattinata era stata il suo ministro Gelmini, con una nota, a chiedere a Berlusconi di chiarire meglio la sua posizione. «L'Italia - aveva detto il ministro per gli Affari regionali - non puo' essere il ventre molle dell'Occidente e soprattutto non puo' diventarlo per responsabilita' di Forza Italia. Le parole di Berlusconi di ieri purtroppo non smentiscono le nostre ambiguita. Oggi più che ascoltare le parole di Putin occorre ascoltare il grido di dolore dell'Ucraina, violentata e oppressa dall'invasore». Berlusconi non ha fatto alcun riferimento alle parole della sua ministra, frasi vissute però con fastidio tanto dal leader di Fi che dal suo entourage. 

 

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Il Mattino