Con il centrodestra «non ci saranno più tasse sulla prima casa, neppure sull'auto, non saranno tassate le successioni né le donazioni, elimineremo...
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«Punto fondamentale» del programma fiscale del centrodestra «è quello che determina una vera rivoluzione nella fiscalità: è la flat tax, uguale per famiglie e imprese e che rimane sempre identica qualunque siano i redditi», ha aggiunto Silvio Berlusconi che ha spiegato: «Intendiamo partire con l'imposta più bassa attuale del 23% ma con l'intenzione di ridurla via via, se ci sarà un incremento delle entrate».
«Prima moralità della politica è mantenere gli impegni elettorali con gli italiani, io ho sempre mantenute le mie promesse», ha spiegato Berlusconi. «Con Vespa - ricorda, riferendosi al contratto con gli italiani firmato nel salotto di Porta a Porta nel 2001 - ho firmato un patto, mantenendo 4 dei 5 punti dell'intero contratto, come ha detto l'università di Siena».
«L'identikit del futuro premier di centrodestra? Dovrebbe essere qualcuno che nella sua vita si è posto dei traguardi importanti, rischiosi, difficili da raggiungere ma è riuscito a raggiungerli tutti. Qualcuno come, mi viene in mente, Silvio Berlusconi, che ha sempre avuto questa regola di vita: porsi obiettivi che suscitavano l'ilarità degli altri, ma poi li ha raggiunti», ha continuato Berlusconi e ha ribadito l'idea di un governo di «20 ministri, di cui 12 non politici». Che il 4 marzo non ci sia una maggioranza per formare il prossimo governo, «è uno scenario non reale, perché tutto dice che ci sarà un vincitore e sarà il centrodestra: lo dicono i sondaggi, siamo già al 40%, ma soprattutto lo sento dall'entusiasmo della gente».
Nel programma del centrodestra, «non c'è soltanto questa rivoluzione fiscale molto conveniente ma ci sarà anche il fatto che se per esempio un cittadino italiano imputato viene dichiarato innocente, i pm non possono più richiamarlo in appello, rovinandogli definitivamente la vita», ha detto Silvio Berlusconi a Mattino 5. «Vi sarà poi un cambiamento nella Costituzione - ha concluso - che non consentirà il cambio di partito fra i parlamentari». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino