La Bielorussia si prepara alla guerra, Polonia e Lituania schierano l'esercito al confine

Nato, Polonia e Lituania schierano l'esercito al confine con la Bielorussia: operazione Iron Wolf
Truppe dell'esercito della Polonia e della Lituania sono state individuate al confine con la Bielorussia. Uno spostamento che ha creato allarme, dato che Putin ha di recente...

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Truppe dell'esercito della Polonia e della Lituania sono state individuate al confine con la Bielorussia. Uno spostamento che ha creato allarme, dato che Putin ha di recente raggruppato i suoi soldati nella nazione di Lukashenko. E prorio da qui potrebbe scatenare una nuova offensiva in Ucraina.

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Operazione Iron Wolf

La presenza dei soldati della Nato al confine con Minsk è dovuta a esercitazioni militari simultanee sul fianco orientale dell'Alleanza, ovvero le manovre Iron Wolf e Puma. Coinvolti anche altri nove paesi dell'Alleanza, tra cui Germania, Norvegia, Gran Bretagna e USA. In tutto ci sono circa 3.500 soldati e 700 mezzi militari. L'area delle manovre è Pabrad, a soli 10 km dal confine con la Bielorussia a nord-est di Vilnius.

 

 

L'esercitazione Puma in Polonia

Parallelamente a queste esercitazioni, l'operazione Puma si sta svolgendo in Polonia nella regione di Rzeszów, che è diventata un importante hub logistico per il trasferimento di armi in Ucraina da parte dei paesi della Nato.

Oltre all'esercito della Polonia, alle manovre con lo stesso nome partecipano gli eserciti della Slovacchia, della Repubblica Ceca e dell'Ungheria, nonché alcune unità della Gran Bretagna e degli Stati Uniti. L'entità di queste manovre non è rivelata. Ma il Ministero della Difesa polacco ha riferito del movimento di una quantità significativa di equipaggiamento militare nella notte tra il 22 e il 23 ottobre al campo di addestramento di Nowa Demba.

 

Le parole del presidente della Bielorussia

A gettare benzina sul fuoco le ultime dichiarazioni del presidente della Bielorussia. Alexander Lukashenko ha affermato che il Paese si "prepara alla guerra" da 25 anni, anche se ha escluso che sia in corso una mobilitazione come quella decretata nella vicina Russia o che abbia intenzione di prendere l'iniziativa. "Se non vogliono combattere contro di noi, non ci sarà guerra", ha detto, sottolineando che le forze bielorusse agiranno solo in risposta a potenziali minacce. "Che altro potremmo fare?", ha detto Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa bielorussa Belta. "Fatemi un esempio di una sola persona che sia stata convocata in un ufficio di arruolamento, ha ricevuto un fucile ed è stata inviata a un reparto dell'esercito", ha chiesto il presidente bielorusso. Il dispiegamento militare congiunto tra le forze bielorusse e russe ha alimentato i dubbi sul possibile coinvolgimento del regime di Lukashenko nella guerra lanciata in Ucraina dal suo principale alleato Putin.

 

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Il Mattino