Mistero in Bielorussia dove una esponente dell'opposizione, Maria Kolesnikova, capo della campagna elettorale del candidato (non ammesso) Viktor...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il presunto rapimento sarebbe avvenuto nei pressi del Museo d'Arte Nazionale. «Il telefono di Kolesnikova è disponibile, ma non risponde al telefono», scrive Tut.by. Il portavoce del Consiglio di coordinamento dell'Opposizione, Anton Rodnenkov, ha detto che Maria era sola nel centro della città per affari. Sicuramente non si tratta di un'operazione da parte della polizia di Minsk, il cui dipartimento, in una dichiarazione ufficiale a Interfax, ha sottolineato che la donna «non è stata arrestata».
LA TESTIMONE: "PRESA DA UOMINI MASCHERATI" La testimone, identificata con il nome di Anastasia, ha raccontato. «Stavo camminando quando ho visto Maria nei pressi del Museo. L'ho riconosciuta e stavo per andare da lei, per ringraziarla.
LA MARCIA DI IERI ANTI LUKASHENKO La Kolesnikova non è l'unica ad essere svanita nel nulla: ieri, dopo la marcia per chiedere le dimissioni di Lukashenko, oltre 600 persone erano state fermate dalle autorità. La marcia chiedeva un passo indietro del presidente, in carica dal '94 e rieletto col 98% dei voti in una tornata elettorale segnata dai brogli sia secondo l'opposizione che secondo l'Unione europea. La sparizione di Kolesnikova si aggiunge a quella di altre 633 persone, fermate ieri dal ministero dell’Interno dopo che ieri avevano preso parte alla marcia per chiedere le dimissioni di Aleksandr Lukashenko.
Il presidente – in carica dal 1994 – sarebbe stato riconfermato alle elezioni del 9 agosto con il 98% dei voti, ma sia l’Unione europea che la leader dell’opposizione Tikhanovskaya hanno denunciato brogli alle urne. «Noi europei siamo di fronte ad un bivio ormai da tanto, troppo tempo. il sequestro - se confermato - di Maria Kolesnikova segna un punto di non ritorno per ognuno di noi rispetto a quanto sta accadendo in Bielorussia, a quanto accadrà», ha commentato su Twitter il deputato del Pd Filippo Sensi.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino