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I chirurghi che l’hanno operata sono rimasti terrorizzati: nello stomaco della bambina di undici anni arrivata in ospedale a Cali, in Colombia, con forti dolori al ventre, erano nascosti 104 ovuli di droga. Secondi i primi esami, si tratterebbe di cloridrato di cocaina.
Sarebbero stati i genitori della piccola, e in special modo il padre, a quanto sta appurando la polizia, ad aver costretto la bambina a diventare una piccola “mula”, come vengono chiamati gli uomini e le donne al soldo dei narcotrafficanti che trasportano droga fuori dal continente americano custodendola nel proprio corpo. La bambina sarebbe dovuta partire a breve per l’Europa. Il padre è attualmente irreperibile e ricercato, mentre la madre ha spiegato alla polizia che il papà aveva portato la piccola fuori per una passeggiata di un’ora. Durante la notte la bambina si era sentita male.
La ragazzina si trova ora nel reparto di terapia intensiva e sarà seguita da un equipe psicologica. La polizia colombiana ha confermato che è la prima volta che si viene a conoscenza di un utilizzo per il narcotraffico di una bambina così piccola di età.
“Un caso del genere è aberrante – ha dichiarato il direttore dell’Istituto Colombiano del Benessere Familiare, Jhon Arley Murillo – prenderemo tutte le misure per dare protezione a questa bambina e per allontanarla dal contesto familiare nocivo”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino