Bimbo di 8 anni sospeso dal catechismo perché autistico. La mamma: «Scrivo a Papa Francesco»

Bimbo di 8 anni sospeso dal catechismo perché autistico. La mamma: «Scrivo a Papa Francesco»
BELLUNO - Lo hanno 'sospeso' dal catechismo perché autistico. È accaduto in un Comune del Feltrino, nel bellunese, a un ragazzino di otto anni affetto da autismo, a...

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BELLUNO - Lo hanno 'sospeso' dal catechismo perché autistico. È accaduto in un Comune del Feltrino, nel bellunese, a un ragazzino di otto anni affetto da autismo, a quanto racconta il Corriere delle Alpi, che riferisce anche come, in solidarietà al piccolo, i genitori degli altri bambini che frequentano la stessa classe di catechismo abbiano deciso di non portare i loro figli alla lezione di ieri, in segno di protesta.




I genitori del bimbo hanno anche scritto al vescovo denunciando la situazione, ma evidenziando anche il fatto che la famiglia è presente, che la mamma accompagna il bimbo nelle occasioni socializzanti, come la dottrina, e che definire «azioni di disturbo» l'iperattività di questo come di altri bimbi con problematiche affini è una pregiudiziale che può sfondare la porta all'intolleranza. Nelle intenzioni dei genitori c'è anche quella di scrivere a papa Francesco che proprio di recente, alla giornata dell'autismo, ha rilanciato il messaggio dell'integrazione solidale dei soggetti svantaggiati.



«Nonostante mi avvalga di tutti i permessi consentiti dalla legge 104 per affiancare e sostenere il mio bambino, già al terzo anno di asilo l'ho dovuto trasferire da quello parrocchiale del mio paese all'asilo pubblico del comune vicino, dove il piccolo si è trovato benissimo - racconta la mamma al quotidiano - Adesso, con il catechismo, quello che lascia noi genitori perplessi, per non dire indignati, è che sia sempre la stessa religiosa che rileva atteggiamenti destabilizzanti in nostro figlio, nel corso delle attività». «È vero - aggiunge -, la sua iperattività non gli consente un comportamento convenzionale. Ma io ci sono e cerco di farlo ragionare fino a riportarlo a livelli di socializzazione accettabili. E il caso di mio figlio non è sui generis, isolato. Mi risulta che a una ragazzina affetta da grave disabilità psichica non volessero amministrare la comunione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino