Non c'è più feeling tra Liberi e uguali e Laura Boldrini, ma solo accuse di ingratitudine e rinfacci reciproci. «Non siamo un autobus elettorale»,...
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Per Boldrini la storia va letta in un altro modo: il suo era un ruolo da «indipendente» dentro LeU. Ancora più tranchant sull'idea del nuovo partito della sinistra: «Era un progetto senza futuro», taglia corto.
La miccia, nel partito che il 24 novembre si troverà in assemblea costituente a Roma, parte da Milano: viene infatti dalla terra in cui Boldrini è stata candidata ed eletta (in 5 collegi plurinominali e uno uninominale) la lettera aperta che attacca l'attuale deputata LeU: «Cara Laura Boldrini, spero che per te il detto "mi faccio eleggere, poi chi si è visto si è visto" oppure 'le promesse che si fanno ai grulli, poi non si devono mantenere", almeno per te non valga. Spero insomma che la nostra comunità, per quanto piccola, sufficiente comunque per farti eleggere, non sia stata intesa solo come un autobus elettorale».
Boldrini si difende smarcandosi: «Da indipendente, non ho avuto nessun ruolo dirigenziale in Liberi e Uguali».
Il Mattino