Bollette, chiude la pasticceria Banchelli dopo 92 anni di attività a Cortona: «Costi insostenibili» Jovanotti fra i clienti

Bollette, chiude la pasticceria Banchella dopo 100 anni di attività a Cortona: Jovanotti fra i clienti
Solo a fine aprile la pasticceria Banchelli, in attività da 92 anni a Cortona, cercava personale da assumere, adesso invece annuncia la chiusura, perché i costi...

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Solo a fine aprile la pasticceria Banchelli, in attività da 92 anni a Cortona, cercava personale da assumere, adesso invece annuncia la chiusura, perché i costi non sono più sostenibili. Una brutta notizia non solo per generazioni di cortonesi, ma anche per cittadini acquisiti negli anni fra i quali Jovanotti e una vasta colonia di anglossassoni e americani per non dire dei turisti che non mancavano di fare tappa in questo locale in provincia di Arezzo

«Costi insostenibili»

La famiglia che la gestisce dal 1930 e che dà il nome al locale nel centro storico della cittadina etrusca ha spiegato su Facebook di non poter più affrontare i costi di gestione anche per problemi personali. L'ufficializzazione è arrivata oggi ed ha provocato molto dispiacere tra i cortonesi e tra tanti turisti, soprattutto stranieri. Sotto il post su Facebook è tutta una lunga teoria di rimpianti e di ricordi fra i quali campeggia il rito "delle paste della domenica" seguito dalle torte di compleanno  e di Natale preparate nel laboratorio di via Nazionale. 

I titolari hanno stretto i denti durante il lungo periodo della pandemia con incassi in pratica azzerati anche perché erano scomparsi i turisti. Poi i Banchelli speravano di ripartire al ritmo di prima tanto che in Primavera avevano pubblicato su Facebook un post per la ricerca di personale. Poi la mazzata del caro bollette e dell'aumento vertiginoso dei costi delle materie prime. La pasticceria era guidata da Giovanni Banchelli, discendente dell'omonimo fondatore, con il figlio Elias già avviato al mestiere.

 

 

«È stato tutto per noi - dicono i proprietari - non solo un luogo di lavoro ma anche la colazione con la brioche o il bombolone e il cappuccino, il pranzo con una pizzetta o un panino al tonno, la merenda con un gelato o il tè caldo con i biscotti, la colomba e il panettone, le spolette, le paste della domenica, le feste con il millefoglie dove mettere la candelina. E' stato un luogo di incontro, di condivisione, dove fare due chiacchiere: un punto fermo nella nostra comunità. Purtroppo però le cose cambiano e anche se sofferta, adesso, è la cosa più giusta da fare. Grazie a chi c'è sempre stato, a chi ci ha dato fiducia nei suoi momenti importanti e ad ogni sguardo e sorriso che abbiamo visto. Oggi finisce una tradizione,  ma ci portiamo dentro ogni ricordo.

 

 

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Il Mattino