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Eleonora, amica di Stefania Alexandra Nistor, arriva in auto, in mattinata, in via Bertocchi. Incontrando un'altra amica della 32enne, in cortile, comprende ciò che temeva: la notizia ricevuta è vera. Stefania e i suoi bambini, Giorgia Alejandra, 6 anni, e i gemelli Mattia Stefano e Giulia Maria di 2, non ci sono più. Quattro vite strappate in un soffio, nella notte, nell'appartamento al quarto piano del condominio, in zona Barca, periferia di Bologna.
La famiglia dormiva insieme, nella stessa stanza quando è scoppiato l'incendio. «Le nostre bambine andavano a scuola insieme - racconta Eleonora, la voce rotta dalle lacrime - ora io come spiegherò a mia figlia che Giorgia non c'è più? Stefania era una donna speciale, buona, non meritava questo. Adesso merita solo un posto in paradiso, se c'è davvero un paradiso».
La famiglia dormiva insieme, nella stessa stanza quando è scoppiato l'incendio. «Le nostre bambine andavano a scuola insieme - racconta Eleonora, la voce rotta dalle lacrime - ora io come spiegherò a mia figlia che Giorgia non c'è più? Stefania era una donna speciale, buona, non meritava questo. Adesso merita solo un posto in paradiso, se c'è davvero un paradiso».
Accanto a lei, c'è anche un'altra amica di Stefania: il suo appartamento è al quarto piano dell'edificio al civico 55, erano vicine di casa. «Lei so che lavorava alla sera, faceva le pulizie. Ai bambini, quando lei lavorava, pensavano i suoi genitori.
Stefania Alexandra Nistor, di origine romena, accompagnava i gemelli all'asilo nido a pochi passi. «Li ho incrociati anche ieri mattina - aggiunge una residente, Maria Grazia Lodi - come sempre mi hanno salutata, sempre con il sorriso. La mamma era gentile e lo erano anche i piccoli». «Il mio rammarico sapete qual è, ora? Potevo andare ad aiutarli, potevo scendere e cercare di capire cosa stesse succedendo - racconta ai cronisti un condomino, Mauro, la sua casa è al nono piano - ho sentito, nella notte, il trambusto: pensavo fosse il terremoto. Poi ho scoperto che non lo era, ma era questa tragedia».
Il papà dei bambini sui social ha cambiato la sua immagine del profilo scegliendo una candela accesa, avvolta da un drappo nero. Una parente è passata in via Bertocchi ma non si è fermata coi giornalisti. Anche padre Trandafir Vid, parroco di San Luca Evangelista della Chiesa ortodossa romena, ricorda: «Quando ho ricevuto la notizia sono rimasto senza parole. Conoscevo molto bene le vittime: erano credenti e praticanti. Ho battezzato i due gemellini nella nostra chiesa di Olmetola e tante volte ho dato la comunione alla famiglia».
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