Un intero reparto iscritto nel registro degli indagati. Devono rispondere di omicidio colposo i 16 componenti dell'equipe di terapia intensiva neonatale degli Spedali civili...
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Dopo il conferimento dell'incarico da parte della Procura, l'esame è stato immediatamente eseguito nella struttura di Medicina legale di Brescia, in modo da accelerare la restituzione della salma alla famiglia. I genitori anche oggi, nel frattempo, si sono presentati nel reparto di terapia intensiva neonatale dove è ancora ricoverato l'altro figlio, gemellino della vittima, che ha pure contratto il batterio killer in una forma però meno aggressiva rispetto a quella del fratello. Le sue condizioni, così come quelle degli altri cinque infettati ancora ricoverati, sono in fase di miglioramento, dopo che quattro pazienti erano già stati dimessi nei giorni scorsi. «Le condizioni sono stabili ed in graduale miglioramento. Non si sono verificate nuove complicanze», ha confermato il primario del reparto di terapia intensiva neonatale Gaetano Chirico.
Il reparto resta tuttora chiuso a nuovi accessi, come deciso lo scorso 27 luglio, e lo sarà fino a quando l'allarme sarà definitivamente rientrato. «Gli ultimi controlli che abbiamo fatto sono risultati negativi.
Il Mattino