Brexit, Theresa May si è dimessa da leader dei conservatori

Theresa May ha formalizzato le dimissioni da leader del Partito conservatore britannico, annunciate due settimane fa di fronte al fallito tentativo di ottenere la ratifica di un...

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Theresa May ha formalizzato le dimissioni da leader del Partito conservatore britannico, annunciate due settimane fa di fronte al fallito tentativo di ottenere la ratifica di un accordo sulla Brexit in Parlamento. La premier resta alla guida del governo a Downing Street fino a quando i Tory non avranno eletto un successore: le procedure ufficiali scatteranno la settimana prossima, per concludersi con l'indicazione del prescelto o della prescelta fra il 22 e il 25 luglio. In campo ci sono già 11 pretendenti.


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La notifica delle dimissioni è arrivata attraverso una lettera inviata dalla May al Comitato 1922, l'organismo interno al gruppo parlamentare Tory incaricato di gestire le elezioni per la leadership, riporta l'agenzia Pa. «In seguito alla notifica delle dimissioni della molto onorevole Theresa May da leader del Partito Conservatore e Unionista, la presidenza ad interim del Comitato 1922 invita i membri conservatori del Parlamento che lo desiderano a presentare la loro nomination», si legge in una nota.

 

La presentazione della candidature «si chiuderà alle 17 di lunedì 10 giugno», prosegue il comunicato, non senza sottolineare che la May resta «leader facente funzioni» del partito, oltre che premier, «finché il successore non verrà annunciato». La procedura Tory, appena riformata, prevede che gli aspiranti abbiano ciascuno il sostegno di almeno 8 deputati per essere ammessi formalmente alla competizione, la prima fase della quale affidata a votazioni interne al plenum del gruppo parlamentare alla Camera dei Comuni.


Fatte le verifiche del caso, la votazione inaugurale - messa in calendario per il 13 giugno - prevede l'eliminazione di tutti coloro che non riceveranno il suffragio di almeno il 5% dei deputati del gruppo conservatore, vale a dire meno di 17. Quindi al secondo turno, previsto per il 18, passeranno i candidati votati da non meno del 10% di colleghi (da 33 in su). A seguire vi saranno altre votazioni con l'esclusione successiva dell'ultimo arrivato fino a che non resteranno due soli pretendenti. A quel punto la palla passerà a luglio alla platea dei 160.000 iscritti del Partito Conservatore per il ballottaggio finale. Dati i tempi dello scrutinio, si prevede che il nome del vincitore o della vincitrice sia annunciato nella settimana del 22 luglio.
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Il Mattino