La Brexit si fa sempre più in salita per il governo presieduto da Boris Johnson. A poche ore dall'intervento del premier britannico in Parlamento, l'Esecutivo perde...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lord Keen, ex ministro ed ex leader del Partito conservatore scozzese, ha spiegato di non aver ancora parlato personalmente con Boris Johnson ma di aver maturato la propria decisione per via della legge sul mercato interno, che finirebbe per stravolgere gran parte dell'accordo tra Regno Unito ed Unione Europea sulla Brexit. A darne notizia è l'Independent. «Difficile, se non impossibile, conciliare la legge sul mercato interno con le normative nazionali e internazionali», le parole di Lord Keen.
L'Internal Market Bill rimetterebbe in discussione una parte degli impegni sottoscritti dal Regno Unito con l'Unione Europea, tra cui lo status doganale dell'Irlanda del Nord. Il caso specifico ha causato un'ondata di malumore all'interno degli stessi rappresentanti conservatori alla Camera dei Comuni, che nelle ultime settimane non hanno risparmiato duri attacchi a Boris Johnson. Il premier, durante l'audizione in commissione, ha raggiunto un'intesa di massima con i 'dissidenti' della sua maggioranza: sarà recepito un emendamento che sottrae all'Esecutivo il potere di modificare gli accordi già raggiunti con l'Ue. Si tratta però di una modifica solo parziale alle legge che ha fatto infuriare anche Bruxelles, anche perché basterebbe un voto del Parlamento britannico per riconferire quegli stessi poteri decisionali al Governo di Boris Johnson. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino