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Sul tir l'intimo taroccato. I finanzieri della Compagnia di Brindisi, insieme ai funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’ambito dei servizi di vigilanza all’interno del porto, hanno sequestrato un ingente carico di biancheria intima che riportava un marchio “Ghlain Klain”, molto simile per dimensioni e caratteristiche alla griffe internazionale Calvin Klein. La merce è stata rinvenuta all’interno di un autoarticolato, con targa bulgara, sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia e diretto, come da documentazione commerciale esibita dal conducente, in Lombardia. Le attività hanno permesso di sequestrare complessivamente circa 290.000 pezzi di biancheria intima (slip e boxer) che a seguito della perizia tecnica, a cura delle società per la tutela del marchio, hanno confermato la contraffazione della merce, ritenendola tale da indurre in errore i consumatori rispetto al prodotto originale. Oltre al sequestro, sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria due responsabili (titolari delle società destinatarie della merce) per la violazione dell’articolo 474 del Codice Penale (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi).
Il blitz
L’operazione è scaturita a seguito degli accertamenti incrociati che hanno riscontrato che il marchio “Ghlain Klain” riportato sui capi di abbigliamento, già oggetto di una precedente cancellazione presso l’Agenzia Euipo (Ufficio dell’Unione Europea preposto alla gestione dei marchi) dopo il ricorso presentato proprio dalla società statunitense titolare del marchio “Calvin Klein”.
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