Un intervento di routine, un rogo di autovettura come ne capitano tanti, per ritorsioni di malavita, vendette private o affari di cuore, si è trasformato in un attimo in un...
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Nessuna ipotesi ha ancora assunto dignità di pista privilegiata, anche perché il professionista, già ascoltato dai carabinieri della compagnia di Pescara guidati dal tenente Giovanni Rolando, non ha messo a verbale sospetti di alcun genere. Le indagini, di conseguenza, spaziano dai rapporti professionali alla possibile ritorsione di un paziente psichiatrico e soltanto come ultima subordinata alle relazioni politiche: nel 2019 Trotta è stato candidato alla Regione ed è risultato primo dei non eletti di Fratelli d’Italia, alle spalle di Guerino Testa, con 1954 preferenze.
Tra i primi punti fermi c’è la ricostruzione dell’accaduto, che sembra escludere l’ipotesi di un incendio accidentale. La Mercedes del dottor Trotta è stata incendiata con liquido infiammabile sparso probabilmente dalla vettura utilizzata dal piromane o dai piromani: lo rivela la scia utilizzata per l’innesco, che conduce a poca distanza dall’abitazione del professionista. Nel rogo che ha completamente avvolto la station wagon, sottoposta a sequestro dalla procura, è rimasta danneggiata anche un’utilitaria Kia Miro parcheggiata nelle vicinanze. L’orario è poco prima delle tre di notte, quando sul posto sono arrivati i carabinieri di Spoltore e del nucleo radiomobile di Pescara. La natura dolosa dell’incendio, piuttosto evidente in base ai primi accertamenti, sarà comunque ufficializzata dal rapporto dei vigili del fuoco, in base al quale il fascicolo di indagine della procura annoterà, a carico di ignoti, l’ipotesi di reato. Oltre ad altri eventuali testimoni, i carabinieri stanno cercando in queste ore le telecamere della zona che potrebbero aver catturato immagini utili quantomeno all’individuazione della macchina usata per l’attentato.
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Il Mattino