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Un cacciatore che spara per cercare di prendere una lepre, e in realtà colpisce un papà con il figlioletto di 4 mesi in fascia, che stava passeggiando nel giardino di casa. Poteva finire in tragedia l'episodio di domenica pomeriggio accaduto a una giovane coppia che abita in campagna, nel territorio di Fossalta di Piave, nel Veneziano al confine con Monastier di Treviso. Per fortuna le lesioni riportate dall’uomo sono state superficiali, a naso e zigomo, mentre il neonato ha una piccola escoriazione sul petto, sotto ad un capezzolo. La paura, quella vera, di cui ci si rende conto solo quando i fatti sono alle spalle, e si realizza che cosa potrebbe essere successo, quella invece rimane una ferita aperta, ancora sanguinante, dopo parecchie ore dall’accaduto.
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IL RACCONTO
Siamo in via Alcide De Gasperi, una tranquilla stradina di campagna che collega la frazione di Pralongo di Monastier alla vicina Fossalta di Piave, costeggiando l’autostrada A4 Venezia-Trieste. Sono passate da poco le ore 15. Francesco e Ilaria sono una giovane coppia che vive in questo pezzo di natura incontaminata, assieme al loro adorato figlio, nato quattro mesi fa; è domenica pomeriggio e il sole è caldo. Mentre lei ne approfitta per fare un sonnellino e recuperare un po’ le forze, il papà posiziona il bambino in fascia, ancorato al suo petto, ed esce a fare una passeggiata in giardino, per godere i raggi di una giornata quasi estiva. «Viviamo in aperta campagna - racconta ancora agitato - ci sono altre case vicine alla nostra, ma è una zona comunque defilata, che in queste settimane si riempie di cacciatori. La domenica mattina, qui è un via vai continuo di cacciatori con i loro cani. Domenica pomeriggio, di solito, non c’è più nessuno. Ecco perché l’altro giorno non avevo fatto caso a quei due cacciatori che stavano attraversando il campo di fronte a casa nostra; quando ho sentito lo sparo e ho avvertito la pioggia di pallini che cadeva tutta intorno a me, era ormai troppo tardi per mettermi al riparo. Ho sentito le bruciature e mi sono messo ad urlare come un pazzo, il piccolo è scoppiato in un pianto disperato, il primo pensiero è che fosse stato colpito».
LA PAURA DELLA MAMMA
«Io ero a letto al piano di sopra - racconta la compagna, Ilaria - ma ho sentito chiaramente lo sparo, vicinissimo, e a seguire le urla di Francesco e del bambino.
Il Mattino