Caldo e crisi idrica, la Coldiretti: danni da 6 miliardi di euro

Caldo e crisi idrica, la Coldiretti: danni da 6 miliardi di euro
«Siamo di fronte ad un impatto devastante della siccità e delle alte temperature con danni all'agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della...

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«Siamo di fronte ad un impatto devastante della siccità e delle alte temperature con danni all'agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale». È la Coldiretti a lanciare l'allarme per un anno, il 2022 si classifica fino ad ora in Italia come l'anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi rispetto alla media storica facendo registrare anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 45%».

Le campagne italiane sono allo stremo - prosegue la Coldiretti - con cali produttivi del 45% per il mais e i foraggi che servono all'alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso. Meno 15% per la frutta 'ustionatà da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole 'uccisè dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove - evidenzia la Coldiretti - si allargano le zone di «acqua morta», assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati». Preoccupa anche la vendemmia appena iniziata in Italia con una prospettiva di un calo del 10% delle uve mentre, continua l'associazione, «è allarme negli uliveti con il caldo che rischia di far crollare le rese produttive. Oltre che in pianura gli effetti del cambiamento climatico si fanno dunque sentire anche in montagna con un profondo cambiamento del paesaggio con i pascoli che sono sempre più secchi e le pozze per abbeverare gli animali asciutte a causa della mancanza di pioggia». La mancanza di acqua, conclude Coldiretti, «manda in crisi un sistema fondamentale per l'agricoltura e l'allevamento in montagna mettendo a rischio produzioni tipiche, dai formaggi ai salumi».

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Il Mattino